Parco eolico a largo di Torre Mileto?

A Lesina si sussura di un progetto di 'off-shore'

Qualche mese fa la prima uscita la fece il comune di Ischitella. Ora, nella sede municipale di Lesina, si sussurra da un po' l'idea di un parco eolico nel tratto di mare che va da Foce Fortore a Torre Mileto.

Negli ultimi giorni, le voci di corridoio in merito divengono sempre più insistenti, indicando nel promotore del progetto l'assessore alle Attività produttive e all'Ambiente del comune lesinese, l'ex sindaco Antonio Trombetta.

Intanto, anche sulla rete si comincia a leggere di blog e gruppi che hanno 'drizzato le orecchie' contro quello che a molti, ambientalisti e non, appare un vero e proprio scempio.

Si tratterebbe, sempre secondo fonti informali, di una ottantina di pale, da ubicare lungo la costa dell'Istmo di Lesina, ovvero la fascia dunale che separa il lago omonimo dal mare Adriatico e che guarda dritto alle Isole Tremiti.

La lingua di terra, divisa in due dalla Foce Schiapparo, tra una parte a forte vocazione abusivistica (nota alle cronache nazionali) e l'altra di macchia mediterranea incontaminata, zona di protezione speciale (ZPS), sito di interesse comunitario (SIC e parte integrante del Parco Nazionale del Gargano).

Tutta l'area paludosa prospiciente il lago, invece, è tra le zone più interessanti e importanti, in tutto il territorio nazionale, per il ripopolamento e i movimenti migratori aviari per varie specie, alcune delle quali in via di estinzione.

Della questione si sta interessando anche il Comitato di Tutela del Mare garganico, già noto per aver organizzato un importante convegno sulle navi dei veleni in Adriatico e per aver più volte interagito con l'amministrazione comunale di Ischitella per capirne di più proprio in merito a quel progetto di 'off-shore'.

Se la cosa fosse veramente fondata, numerosi sarebbero i quesiti da porre sul bilancino, per decidere se convengano più le migliaia di euro di cui potrebbe beneficiare il comune di Lesina o mantenere la bellezza e l'integrità del paesaggio che, sicuramente, è l'unico catalizzatore della maggiore risorsa del Gargano, il turismo.

 

Matteo Vocale

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