Quasi 200 sacchi riempiti in tre ore, un autocarro della ditta dei rifiuti colmo fino al limite, oltre 50 tra volontari e cittadini: è il bilancio dell'edizione 2019 di Spiagge e Fondali Puliti, organizzata da Legambiente e tenutasi questa mattina (dopo il rinvio da domenica scorsa causa maltempo) a Torre Mileto, nella marina di San Nicandro Garganico. Presenti alla manifestazione anche l'AVERS Protezione Civile, la GialPlast che gestisce l'appalto dei rifiuti nel comune garganico e gli ospiti del Giardino della Gioia, oltre a molti avventori occasionali. Sopralluoghi di saluto alternati, durante tutta la mattinata, del sindaco Costantino Ciavarella, del vicensindaco Antonio Zaminga, dell'assesore all'Ambiente Alessandro Calello, del consigliere provinciale Antonio Zuccaro e dei Carabinieri del Nucleo Forestale del Parco Nazionale del Gargano.
Tutto negativo, invece, il bilancio emerso dai rifiuti raccolti: più del 90% della plastica racimolata è frutto delle attività di pesca, in particolare cassette in polistirolo e gli ormai detestati retini per l'allevamento dei mitili. "Non è possibile che quasi tutta la plastica che porta il mare sia fatta di cassette per il pesce e retini per le cozze - è lo sfogo di un cittadino - sono ovunque, ormai sono più loro della sabbia e degli scogli". "Bisognerebbe attuare una protesta forte - suggerisce con provocazione una ragazza intenta a riempire un sacchetto di rifiuti vari - dovremmo stoppare il consumo di cozze sulle nostre tavole per almeno un mese, così vediamo se si decidono a fare qualcosa". E ancora: "Ma le istituzioni dove sono? - si chiede un giovane volontario - E' questo il biglietto da visita che presentiamo ai turisti in arrivo? Spiaggia e scogli piena di retini e di polistirolo: non ne possiamo più!".
Il tratto di costa da Marina di Lesina a Capoiale, infatti, subisce un apporto periodico e del tutto straordinario di rifiuti marini da tutto l'Adriatico. Le correnti permanenti conducono fin qui ogni tipo di detriti provenienti finanche dalla foce del Po e dalle foci di tutti i fiumi più a sud, trovando un ostacolo naturale sulla costa garganica. A questi, si aggiungono frammenti di polistirolo e, soprattutto, retini per gli allevamenti dei mitili. Questi impianti hanno ormai colonizzato tutto lo specchio di mare a largo della costa settentrionale del Gargano, con autorizzazioni concesse sia dalla Capitaneria di Porto, sia dai Comuni di pertinenza (Lesina, San Nicandro Garganico e Cagnano Varano). Sempre più persone, ormai, addebitano parecchi mutamenti dell'ecosistema costiero agli impianti e le impressionanti quantità di retini che si trovano su spiagge e scogliere non fa altro che aumentare l'insofferenza delle popolazioni nei confronti di queste attività. Nonostante gli impegni assunti a più livelli, ancora nessuna soluzione concreta è stata sia pure avviata per risolvere un problema portato anche agli onori delle cronache nazionali.
"Un'altra bella giornata di sensibilizzazione - il commento del presidente del Circolo Iride di Legambiente, Nazario Bizzarri - in cui abbiamo voluto dire ai cittadini che il mare pulito è più bello e, soprattutto, alle istituzioni che occorre fare qualcosa per liberarci dalla plastica. Ne abbiamo raccolta tantissima e, purtroppo, deriva in maggior parte dalle attività di pesca".