Schiapparo: emessa sentenza favorevole per i proprietari

La Corte d'Appello di Bari dichiara illegittimi i provvedimenti emessi dall'Agenzia del Demanio

È di pochi giorni fa la notizia della pubblicazione di alcune sentenze emesse dalla Corte d’Appello di Bari, le quali dichiarano l’illegittimità dei provvedimenti emessi dall’Agenzia del Demanio Marittimo contro alcuni proprietari delle abitazioni dell’istmo Schiapparo. “E’ una grande vittoria legale”- Dichiara l’avv. Antonio Murano dello studio legale Mascolo & Murano, che ha seguito la pratica, il quale continuando ci dice: “oggi si conclude un’annosa controversia che ha visto protagonisti molti sannicandresi, i quali hanno pagato, e continuano a pagare in alcuni casi, somme non dovute allo Stato che abusa della propria posizione e lede i diritti dei cittadini”.

La vicenda ha inizio nel 2007 quando l’Agenzia del Demanio filiale di Puglia andava a richiedere a molti dei proprietari di beni immobili sull’istmo Schiapparo consistenti somme di denaro, in alcuni casi si trattava di decine di migliaia di euro, a titolo di indennità per occupazione abusiva di area demaniale marittima. I proprietari di queste abitazioni adivano l’autorità competente per far prevalere i propri diritti, chiedendo l’annullamento delle ingiunzioni di pagamento emesse dall’Agenzia in quanto illegittime sia in fatto che in diritto. Con sentenza del Tribunale di Lucera – Sez.Dist. di Apricena gli attori vedevano accolta la propria domanda, tanto da non essere tenuti al pagamento delle somme di denaro a titolo di indennità richieste.

Contro questa sentenza l’Agenzia del Demanio Marittimo di Bari proponeva ricorso, esponendo le proprie perplessità sulla pronuncia del Giudice di primo grado.

Oggi la sentenza della Corte d’Appello di Bari va a chiarire come la posizione dei soggetti difesi dall’avv. Antonio Murano sia del tutto estranea rispetto alle fattispecie contesta, infatti la Corte ritiene che i proprietari-possessori non debbano pagare le somme richieste dall’Ente, e motivando la propria decisione sia in fatto che in diritto, adduce come motivazione principale l’intempestività della richiesta da parte dell’Ente marittimo, il quale non sarebbe comunque stato legittimato alla richiesta di tali somme, sia per l’errato conteggio delle somme richieste, sia per la metodologia usata dall’Agenzia nel richiedere il versamento di tali somme.

Si conclude oggi una delle vicende giuridiche più significative degli ultimi anni aventi come tema principale le abitazioni dell’Istmo Schiapparo. Vicenda che vede prevalere le ragioni dei cittadini  proprietari degli immobili situati in quel lembo di terra abbandonato da Dio e dallo Stato, i quali non possono far altro che adire le sedi giuridiche competenti per far sì che siano tutelati i propri diritti, troppe volte sacrificati per via dell’inerzia di amministratori poco attenti, ma, ironia della sorte, sempre presenti nel momento della riscossione.

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