Il Gargano escluso dalla ciclovia Acquedotto Pugliese

La lettera del Presidente del Consiglio Comunale Domenico Fallucchi

Caro Direttore, ancora una volta provo rammarico nel leggere articoli che penalizzano la nostra terra. Mi riferisco all’esclusione del territorio Gargano dal percorso “Viaggiare in Puglia” attraverso “Turismo Lento” che vede stanziati, dalla Legge di Stabilità, circa 94 milioni di euro per la realizzazione della ciclovia lungo il viadotto dell’acquedotto pugliese.

Dalla mappa del circuito, facilmente reperibile dal sito bikeitalia.it, si vede chiaramente l'esclusione di tutto il Promontorio Garganico dall’itinerario tratteggiato, che parte dalle Sorgenti della Sanità di Caposele, in provincia di Avellino, penetra nel territorio di Andria e si spinge fino a Santa Maria di Leuca.

In realtà esiste un tronco che sorge dall'invaso di Occhito in Molise e che attraversa tutto il Gargano passando anche per i Monti Dauni, allacciandosi al tratto evidenziato della mappa ciclabile. Forse non avrà la stessa importanza storica? Forse sarà stato costruito in un secondo momento? O forse no. Di certo è molto più bello e interessante!

Sono sicuro, caro direttore, che mi perdonerà questa nota di campanilismo. Nell'articolo, inoltre, vi è la lettera aperta di bikeitalia indirizzata a Michele Emiliano, il nostro Presidente, a cui i sostenitori pongono, invano, interrogativi, e allo stesso tempo, da qualche parte, leggo l'auto elogio e l'entusiasmo del Governatore della Regione Puglia e dell'Assessore al Bilancio Piemontese del passaggio del giro di Italia lungo le strade dei nostri paesi, che ritengo piacevole iniziativa, pur tuttavia di episodica opportunità.

Sappiate che non è di poco conto sottovalutare questi progetti! I 300 Km della ciclovia del Danubio, che attraversa l’Austria, generano ogni anno 71,8 milioni di euro di indotto per il tessuto economico locale. Ogni Km della ciclovia della Loira genera ogni anno 37 mila euro di indotto per l’economia locale. Lo stesso dicasi del Trentino Alto Adige, oramai da anni meta indiscussa degli amanti di questo sport provenienti da tutta l’Europa e che detiene una delle piste più apprezzate e frequentate al mondo.

Anch’io ho avuto occasione di passarci e che percorre, altresì, i sentieri della guerra. Davvero suggestiva. E che ritornerei a fare.

Ed infine, voglio fare l’ultima considerazione su questo sport che viene praticato soprattutto in bassa stagione, nei mesi primaverili ed autunnali, rappresentando, a mio avviso, la vera opportunità di destagionalizzare il turismo anche in zone lontane dal mare, a cui il Presidente Emiliano, attraverso InPuglia 365, pone la propria attenzione, in un territorio come il nostro climaticamente anche più fortunato. Urge più che mai l’unione dei sindaci del Gargano e dei Monti Dauni e la voce dei cittadini, degli operatori turistici e di tutti gli sportivi, indipendentemente dal timore dei tempi di realizzazione delle opere pubbliche, che non deve mai scoraggiarci di perseguire obiettivi così concreti e così amabili.

Grato a questa terra, Domenico Fallucchi

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