Santa Maria di Monte Devio, ora è necessario intervenire

L'allarme lanciato da don Giancarlo Borrelli, in un'intervista al programma Le vie del Sacro

Un messaggio chiaro, quello di don Giancarlo Borrelli, parroco del Carmine di San Nicandro Garganico, a cui la curia vescovile di San Severo ha affidato la custodia dell'antica chiesa di S. Maria di Devia, gioiello importantissimo e quasi incontaminato del romanico pugliese

Nel programma Le vie del Sacro, andato in onda domenica 29 gennaio scorso su Tele Radio Padre Pio, e interamente dedicato al bene architettonico sannicandrese di inestimabile valore, il parroco ha sottolineato lo stato in cui la chiesa versa. Non solo la necessità di intervenire, dopo decenni, sulla copertura, che presenta infiltrazioni in alcuni punti e qualche danno da fulmini ma anche l'urgenza di mettere in sicurezza una delle preziose colonne della navata centrale, in via di sgretolamento e, infine, riconsolidare gli affreschi, ormai provati dal tempo trascorso dall'ultimo restauro, risalente agli anni '70 e quasi totalmente attaccati da una coltre di salnitro, un deposito costituito da sali minerali sul fondo dei muri umidi e mal ventilati, dannoso per le antiche immagini parietali.

Una situazione che, in prospettiva, diviene preoccupante, considerato che anche gli appelli da parte di numerosi esponenti del mondo della cultura alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Foggia, sono praticamente caduti nel vuoto. Ultimo tra questi, in ordine di tempo, lo studioso Gianclaudio Petrucci, autore di una notevole pubblicazione sul sito (Gli affreschi della chiesa di Santa Maria di Devia, ed. del Rosone) e, in particolare, sugli affreschi, datati tra il secoli XII-XIV, il quale ha interessato anche la Curia vescovile di San Severo e il presidente del Pontificio Consiglio per i Beni Culturali, il card. Gianfranco Ravasi.

Interventi puntualmente caduti nel vuoto o minimizzati, benché la realtà dei fatti, come testimoniato quasi con un appello alle istituzioni da don Giancarlo, presenti la necessità di intervenire al più presto. E sono in molti, specie fuori da San Nicandro, a sperare che la comunità locale, con istituzioni, parrocchia, studiosi e associazioni, possano trovare le ragioni per un fronte comune che dia voce al problema nei contesti istituzionali competenti, ad iniziare proprio dalla Soprintendenza, che da poco tempo ha conosciuto un rinnovamento interno che lascia ben sperare.

(La puntata di Le vie del Sacro è visibile a questo link)

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