Ultim'ora, scongiurata la chiusura della piscina provinciale

Si riparte a ottobre, gestirà associazione locale

E' di ieri la notizia per cui la chiusura della piscina provinciale di San Nicandro Garganico, in zona Portone Perrone, paventata in ambienti politici nel mese di agosto, è stata finalmente scongiurata e il servizio ripartirà regolarmente nelle prossime settimane, con una gestione affidata temporaneamente alla ASD Z.E.S.T.

Timori circa l'eventualità della chiusura del servizio, molto richiesto dall'utenza di tutto il circondario, erano stati affacciati dopo la scadenza, a luglio scorso, del contratto con la ICOS, la società che ininterrottamente l'ha gestita dall'inaugurazione fino a giungo 2019. La Provincia di Foggia, proprietaria del complesso, per cause oggettive e concomitanti aveva ritardato la pianificazione di una soluzione per garantire la continuità contrattuale a partire da luglio. Contestualmente, era intervenuta una nota del Collegio dei Revisori dei Conti dell'Ente, sull'eccessiva spesa (quasi 60mila euro annui) sostenuta dalla Provincia per il funzionamento della struttura, oltre ad oneri di manutenzione ordinaria.

La svolta si è avuta dopo che i lavoratori della struttura hanno interpellato il presidente della provincia Nicola Gatta, grazie anche all'interessamento del consigliere Antonio Zuccaro. A seguito di una serie di passaggi amministrativi e dopo aver acquisito il disinteresse della ICOS a mantenere la struttura, si è giunti alla delibera firmata martedi dal presidente Gatta, che affida la gestione temporanea all'associazione Asd Zest di San Nicandro Garganico. Nel frattempo l'Ente Provincia provvederà a redigere un nuovo bando per assegnare la gestione in modo continuativo e definito.

Con l'occasione la Provincia ha anche stanziato un importo di 50mila euro per l'attivazione del pozzo artesiano annesso e prevede - dichiara Zuccaro - una ulteriore tranche per la manutenzione straordinaria del complesso, mai eseguita nei quindici anni di attività. 

Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Zest, Nazario Papa: "abbiamo profuso ogni sforzo per garantire la continuità del servizio - dichiara Papa - e abbiamo salvaguardato la continuità occupazionale di tredici persone".

Ora tocca agli utenti: quella di Zest e degli operatori della piscina è una sfida coraggiosa, che non solo va apprezzata ma va sostenuta. Inutile parlare dei benefici garantiti dal nuoto che tutti dovremmo riconsiderare, avendo la fortuna di beneficiare a "chilometro zero" di una struttura che tanti sognano. Le amministrazioni comunali, oltre a San Nicandro anche quelle del circondario, potrebbero fare la loro parte e, infine, anche le scuole dovrebbero sfruttare i progetti PON e l'autonomia scolastica (per l'ora di educazione fisica, ad esempio) per formare le giovani generazioni e invoiarle a praticare quello che è ampiamente riconosciuto come lo sport più completo.

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