Bilancio dell'estate sannicandrese

Tante belle iniziative migliorabili nel prossimo futuro.

“L'estate sta finendo… un anno se ne va”,  cantavano i Righeira, ed è tempo di bilanci per la nostra città.

San Nicandro, come al solito, ha saputo accogliere i turisti e i vacanzieri offrendo la parte migliore di se: le bellezze naturali, le primizie, i prodotti locali e la buona cucina. 

Inoltre, Torre Mileto, anche grazie alla caparbietà di alcuni imprenditori, si è consolidata come primo avamposto del Gargano attirando, soprattutto nei week end, molti turisti dai paesi limitrofi che hanno scelto l'acqua cristallina del nostro mare e i servizi dei nostri lidi. Unica nota negativa sono stati gli sporadici furti d'auto avvenuti nella prima parte della stagione, fenomeno celermente arginato dall'amministrazione che ha istituito turni di ronda di vigilantes all'interno del parcheggio della stazione balneare eliminando di fatto i disguidi.

Il programma dell'Estate Sannicandrese è stato molto bilanciato, ma chi lo redige deve avere l'ambizione di migliorare anno dopo anno. Premesso che non si possono fare le nozze coi fichi secchi, bisogna sottolineare che sono proprio le situazioni più complesse a far sbocciare le idee migliori per inventare e costruire eventi che mancano sul territorio. Tutto il territorio garganico avrebbe bisogno di un tabellone di eventi Garganici, alla stregua di quello che fa da decenni il Salento. Ma poiché tale visione garganica “anticampanisitica” è ancora lontana, San Nicandro, dovrebbe puntare alla propria originalità. 

Pertanto bene ha fatto la Proloco a fare all-in sulla Piazza dei Sapori, trasformando l'evento in una due giorni ricca gusto e presenze. Tale kermesse, tuttavia, andrebbe delocalizzata rispetto al solo centro cittadino, divenendo il volano per far conoscere e riscoprire la parte storica della città. Ciò non significa istituire gli stand in “terravecchia” ma creare un percorso del gusto in tutto il centro storico, valorizzando (così come succede nei paesi limitrofi) le strade più caratteristiche del nostro Paese (quartiere San Martino, quartiere Costa, quartiere Stignano, ovviamente la terravecchia ecc.). 

Vi è da dire che un'idea del genere era stata portata avanti qualche anno fa dall'ANAPIE con il festival degli artisti di strada, kermesse che ogni anno portava una marea di turisti nel nostro centro storico e che potrebbe essere ricostituita. Così come andrebbero riproposte “Sanny country” a cura del Comitato Feste Patronali, e magari la Festa dell'Agricoltura a cura degli imprenditori del settore agricolo. 

Dato che il nostro comune non ha le risorse per poter puntare ad un evento di cartello (tipo un gruppo di grido o una data di qualche tour radiofonico) è opportuno puntare su situazioni più contenute ma dal grande valore culturale. In questo contesto si incardinano anche le varie presentazioni di libri che dovrebbero comunque essere accompagnate o meglio alternate da momenti di cultura pop quali concerti o manifestazioni. Molto apprezzata, inoltre, è stata la serata del 14 agosto organizzata a Torre Mileto, nota dolente l'atavica mancanza di parcheggi… ma anche in questo senso, qualcosa si sta muovendo.

Vi è da dire, infine, che il cartellone dell'estate sannicandrese andrebbe diluito durante tutto l'arco della stagione, sarebbe cosa buona non concentrare la maggior parte delle manifestazioni durante le settimane a ridosso di ferragosto frazionando gli eventi nel tempo in modo da far iniziare il cartellone da subito dopo la festa patronale fino alla fine del mese di agosto anche per incentivare il turismo.

Detto ciò il successo di un cartellone dipende molto dal tessuto sociale nel quale si propone. E' opportuno, pertanto, ricordare che a sostegno dell'amministrazione vi deve essere la sensibilità del cittadino che nelle vesti di singolo o di associato deve proporre soluzioni e/o attivarsi al fine di dare il proprio contributo alla comunità. In questo contesto è fondamentale l'apporto degli enti del terzo settore, in quanto soggetti individuati e deputati ad accogliere le istanze e a promuovere tutto ciò che c'è di buono sul territorio. In fondo, solo remando tutti nella stessa direzione, si giunge a destinazione.

 

 

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