Disagi nel settore pubblico, si fermano i trasporti

Sospensione anche di altri servizi

Si alza la voce dei lavoratori del trasporto pubblico urbano gestito dalla ditta “Troccolo”, che ha interrotto il servizio a causa dei mancati pagamenti precedenti del Comune, dove i lavoratori, ormai licenziati dal gestore a causa della sospensione, hanno inviato una lettera al sindacato dove chiedeva un incontro diretto al Commissario Prefettizio del paese, ma purtroppo senza alcuna risposta.

Dal 1° dicembre 2012 il servizio scuola-bus era già stato interrotto con un grave disagio delle famiglie e soprattutto dei bambini sannicandresi. Già allora era stata accennata la sospensione del servizio pubblico, e infatti sono stati licenziati a partire dal 1° Gennaio i 4 autisti della ditta Troccolo a causa dell’insolvenza del Comune.

La ditta per comunicare al Comune dell’eveniente sospensione del Servizio ha inviato delle documentazioni dove invitava al pagamento delle mensilità precedenti e oramai accumulate nel tempo. Il Comune nonostante questi disagi invitava a continuare il servizio pubblico.

Di fatto dal 1° gennaio 2013 la cittadinanza è sprovvista di servizio pubblico urbano e soprattutto di auto-bus senza avvisare i cittadini dell’accaduto, creando in questi primi giorni dei disagi alla popolazione ormai abituata al servizio, maggiormente gli anziani.

E da lunedì il disagio toccherà anche gli studenti, che riprenderanno le lezioni e non riusciranno a sfruttare la comodità, ma soprattutto a raggiungere la scuola con mezzi alternativi, vista la sua posizione.

In totale i licenziati ne sono ben 7 compresi tutte e due le categorie dei trasporti, dove stanno cercando di venire incontro con le spese e i stipendi e cercare di fare il possibile per riprendere il servizio a pieno regime come qualche mese fa.

Un'altra causa che coinvolge i cittadini è anche dovuta alla sospensione della mensa scolastica dove non sarà possibile continuare questo servizio, nonostante molti genitori si stanno ribellando con questo disagio, e potrebbero essere a rischio i posti di lavoro di 15 insegnanti.

Michele Ritoli

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