E' morto Antonio D'Alessandro,padre della goliardia sannicandrese

Odontoiatra, figura singolare della cultura locale dagli anni '60, fu anche fondatore dell'UniTre

Si è spento nella tarda mattinata odierna, all'età di 88 anni nella sua casa in Foggia, Antonio D'Alessandro, noto odontoiatra di San Nicandro Garganico e, tra le altre cose, ideatore e padre della goliardia sannicandrese e fondatore della locale UniTre, l'Università della Terza Età. I funerali avranno luogo domani, 21 luglio, alle ore 16 presso la chiesa del Carmine di San Nicandro, nel cui cimitero sarà seppellito presso la tomba di famiglia.

Nato a San Nicandro nel 1927 da famiglia borghese e nipote del noto prelato mons. Aristide D'Alessandro, Totònno (così lo ribattezzarono gli amici buontemponi di cui amava circondarsi) si iscrive alla facoltà di Medicina dell'Università di Modena, dove si laurea nel 1954. Due anni dopo, si specializza in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli Studi La Sapienza di Roma, esercitando poi la libera professione tra Foggia e San Nicandro fino al 1999. E’ anche stato medico odontoiatra scolastico presso le scuole elementari di Foggia, dentista ambulatoriale dell’ex INAM di San Nicandro Garganico e poi presso la ASL di San Severo fino al 1997. Ha ricoperto anche le cariche di presidente provinciale e regionale dell’A.M.D.I. e presidente della Commissione Albo Odontoiatri dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Foggia.

Negli anni degli studi universitari, grazie al suo estro sempre ispirato all'amore per la vita e al diletto per la cultura e per le arti, restò colpito dalla filosofia di vita goliardica: ne rimase letteralmente rapito, al punto da avere l'intuizione, insieme ad altri amici universitari, di portare quell'anelito di spensieratezza giovanile nella San Nicandro dilaniata dall'ancora vivo ricordo della guerra. Nel 1950 nasce quindi, primo fra tutti nell'intera Capitanata, l'Ordo Volantis Avis, con la prima edizione della Festa delle Matricole Sannicandresi, destinata a perdurare ininterrottamente fino ai giorni nostri e a condizionare, per certi versi, la vita sociale e politica della classe dirigente locale della seconda metà del Novecento. 

D'Alessandro non fu mai principe reggente dell'O.V.A. (c.d. Cuncùlus), ma conservò al suo interno un'autorevolezza singolare. Il 20 aprile del 1985, presso il ristorante Scoglio di Frisio a Roma, viene istituito un Cenacolo Goliardico destinato a dare continuità di vita goliardica ai "morti", ovvero "cogedati" post lauream dall'O.V.A.: gli si darà il nome Tre Cèrcula, in ricordo dell'omonima località sulle colline tra San Nicandro e S. Marco in Lamis, dove D'Alessandro soleva ospitare gli amici di sempre nella sua tenuta. Da allora, il Cenacolo Goliardico Tre Cèrcula si riunirà, seppure con alterne vicende, il 1 novembre di ogni anno fino ad oggi, approfittando del ritorno dei vecchi studenti ormai stabilitisi a vivere e lavorare in varie città italiane, per la ricorrenza di Ognissanti. Nonostante le successioni annuali dei presidenti del cenacolo, Totònno ne resterà sempre "Presidente fondatore a vita, Sire Preclaro e Anfitrione Magnifico". Con il passare del tempo, Tre Cèrcula si definisce come un locus in cui, in pieno spirito goliardico, si incontra la classe dirigente sannicandrese, residente ed emigrata, tra cui persone che hanno dato anche lustro a se stessi e alle proprie origini sannicandresi per il loro impegno professionale e per grandi risultati raggiunti.

Verso la fine degli anni '90 Antonio D'Alessandro ha un'altra intuizione: fonda una sezione sannicandrese dell'UniTre, l'Università della Terza Età, con lo scopo di mantenere vivo l'interesse per la cultura, la conoscenza, l'informazione anche quando la senilità avesse tentato di intorpidire quelle menti pensanti della sua San Nicandro: ancora oggi la sezione è attiva, con numerose iniziative, oltre al sostegno e alla sponsorizzazione di alcune pubblicazioni locali. 
Di D'Alessandro si ricordano anche due pubblicazioni, entrambe sulla vita goliardica. L'ultima, Ricordi di un giovane goliardo, è una sorta di compendio della sua vita.

Alla famiglia D'Alessandro e agli amici più cari, nel ricordo grato e commosso di Antonio, va il cordoglio della nostra redazione.

Menu