I Frati Minori vanno via da San Nicandro

La decisione capitolare è stata anticipata dal reggente padre Lorenzo Ricciardelli

"Il Congresso capitolare sospende la presenza della Fraternità in San Nicandro Garganico e riconsegna la Parrocchia di Santa Maria delle Grazie al vescovo di San Severo". E' il lapidario annuncio, affidato al suo profilo facebook, di padre Lorenzo Ricciardelli, attuale amministratore parrocchiale e reggente del convento dei Frati MinoriLa decisione, sarebbe contenuta al punto 13 delle decisioni del Congresso capitolare.

Una notizia che sta cogliendo di sorpresa e sta amareggiando i fedeli e molti cittadini, mentre era già temuta da tempo negli ambienti ecclesiastici locali. Già con il trasferimento del parroco padre Antonio d'Orsi, lo scorso gennaio, poi sostituito dal suo vice padre Lorenzo, si parlava insistentemente della possibilità che la presenza monastica a San Nicandro subisse una pausa a tempo indeterminato. E si attendeva proprio il Capitolo generale, ovvero l'assemblea degli organi superiori dei Frati Minori della antichissima provincia monastica di San Michele Arcangelo, che comprende Puglia e Molise, che si sarebbe espresso sul caso San Nicandro, come su altri conventi a rischio chiusura per mancanza di frati

Di fatto, la vita monastica dei Frati Minori, la cui regola fu scritta da San Francesco d'Assisi, prevede che i frati vivano rigorosamente in comunità. Non ha quindi alcun senso che i frati, la cui diminuzione è sempre più drastica, siano dislocati uno per ogni convento così da svuotare del tutto il senso della vita monastica. Si era affacciata, a quanto dicono, anche l'ipotesi che fosse il convento di San Nicandro a raccogliere ed accorpare altri conventi in fase di chiusura. Ma la "razionalizzazione" su base geografica e logistica ha dovuto tener conto, evidentemente, del vicinissimo convento di S. Matteo, in San Marco in Lamis, storicamente e amministrativamente molto più antico e importante di quello sannicandrese.

La presenza dei Frati Minori a San Nicandro ha comunque già subito nella storia alterne vicende. Si attesta ai primi anni del 1600, quando costruirono un ospizio che poi ampliarono a convento, fondando anche la chiesa nel 1634. Mandati via dopo l'Unità d'Italia per la soppressione del 1866, quando il convento passò al Comune, i Frati sono tornati nel 1961, dietro una forte richiesta della popolazione sannicandrese, accettando dapprima la parrocchia di San Biagio e abitando successivamente in tre appartamenti in affitto. Agli inizi degli anni ‘80 fu temporaneamente soppressa la presenza francescana, che fu ripristinata nel 1988. Nel frattempo nella chiesa conventuale era stata istituita una parrocchia, e dal 4 ottobre 1992 i Frati sono ritornati ad abitare nel vecchio convento, usando il solo piano terra, sia per l’abitazione che per i locali pastorali. Negli anni 2002/2003, con l'impegno dei frati e dei fedeli, il complesso conventuale è stato coperto da circa 800 mq di tettoia (caduta negli anni precedenti). Negli anni 2006/2008, con i lavori finanziati dalla Comunità Europea il Convento è stato reso fruibile per oltre un terzo dei suoi locali.

Non si tratta comunque di una chiusura: essendo Santa Maria delle Grazie una parrocchia, tornerà tutto nelle mani del vescovo di San Severo, mons. Lucio Angelo Renna, che già nei prossimi mesi potrebbe nominare il nuovo amministratore, se non parroco, che sarà per forza di cose un sacerdote del clero diocesano, come i parroci delle restanti tre parrocchie.

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