Danni all'Archivio comunale, la Soprintendenza scrive al Comune

Decine di volumi fradici di muffa. La storia della città calpestata

E' intervenuta direttamente la Soprintendenza ai Beni Culturali di Bari, su quella che è una vera e propria emergenza a danno irreversibile dell'Archivio storico del comune di San Nicandro Garganico, dove decine di volumi e raccoglitori di documenti anche antichi, sono ormai danneggiati irrimediabilmente da umidità e muffa.

La vicenda, lo ricordiamo, ha inizio oltre un anno fa, con lo spostamento degli uffici comunali nella sede storica di Palazzo Zaccagnino. Già a febbraio e poi ancora a novembre del 2017 l'allora capogruppo del PD, Matteo Vocale, denunciava con due interrogazioni il danneggiamento ma anche la mancanza di una parte dell'archivio. Evidentemente, la situazione ha potuto solo peggiorare, se nello scorso consiglio comunale la vicenda è stata nuovamente sollevata dal consigliere del PD Arcangela Tardio che, questa volta, ha inviato l'interrogazione corredata di fotografie alla Soprintendenza per denunciare lo stato del materiale archivistico.

Non ha tardato la Soprintendenza, che con una missiva in data odierna ha chiesto al Comune, nella persona del sindaco Costantino Ciavarella, di comunicare "quali provvedimenti intende adottare per risolvere, nel più breve tempo possibile, tale situazione di degrado". L'ufficio barese del Ministero, poi, "nel ricordare gli obblighi degli enti pubblici di garantire la sicurezza e la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza", ha colto l'occasione "per ricordare che l'archivio storico di San Nicandro è stato negli scorsi decenni un esempio da seguire per l'idoneo stato di conservazione e di ordinamento".

L'archivio di San Nicandro, infatti, fino all'inizio dei lavori di ristrutturazione di Palazzo Zaccagnino del 2015 era un vero e proprio gioiello in termini di ordine e catalogazione, grazie ad un lavoro certosino lungo molti anni ad opera di Sebastiano Bucci, storico dipendente comunale. Quando palazzo Zaccagnino fu chiuso per i lavori, l'archivio non fu più accessibile al pubblico e iniziarono contestualmente una serie di spostamenti ad opera dei capisettore succedutisi negli uffici comunali.

Una bella tirata di orecchie, dunque, al comune di San Nicandro, che sebbene indirizzata al sindaco neo-eletto, dovrebbe far riflettere quanti negli anni scorsi hanno avuto la responsabilità dell'Archivio comunale all'interno degli uffici amministrativi. I danni, infatti, in molti casi irrimediabili, sono un duro colpo alla memoria storica della nostra città e a quanto possa essere utile alle generazioni future.

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