Maltempo, ecco cosa è accaduto il pomeriggio del 13 luglio

Sistema temporalesco generatori in mare, notevoli i danni specie in agricoltura. Da domani migliora

E' stato davvero eccezionale il forte maltempo abbattutosi sul Gargano nel pomeriggio del 13 luglio scorso. Il territorio più colpito, con danni notevoli all'economia del comparto agricolo, alla viabilità e ad immobili di privati e pubblici, è quello di San Nicandro Garganico. Il downburst - così chiamato tecnicamente dai meteorologi in quanto a differenza del tornado, le correnti sono discensionali, tanto che precipitazioni e vento arrivano al suolo come scaraventati con violenza - sin dal primo mattino aveva avuto una traiettoria che l'ha portato a scendere in mezzo all'Adriatico: dopo essersi continuamente rigenerato dal calore della superficie del mare ha toccato la prima terraferma, intorno alle 13:50, proprio sulla costa del Nord Gargano, dove ha scaricato tutta la sua furia in circa un quarto d'ora, esaurendosi man mano che saliva verso la parte collinare.

I danni maggiori si registrano nella fascia che dalla località Gargano Blu va fino alla zona Muro dell'Istmo di Lesina, risalendo verso il primo livello collinare, tra le località Chiancone, a sud di Monte Devio e il Canale Vallone, verso il centro urbano, per una superficie che sfiora probabilmente i tremila ettari. Sull'Istmo, circa metà del villaggio abusivo di Schiapparo-Torre Mileto è stata interessata da forti piogge miste a grandine e da raffiche di vento che hanno raggiunto i 200 Km/h: numerosi i tetti scoperchiati o danneggiati, muretti abbattuti, allagamenti diffusi, alberi spezzati. Situazione da paura, raccontano i residenti stagionali ( e non mentono, a giudicare dall'attuale stato dei luoghi), a Gargano Blu, dove la furia del vento ha spezzato e abbattuto più di dieci grossi alberi di pino, ostruendo le arterie interne tanto da bloccare molti villeggianti, impossibilitati ad allontanarsi per mettersi in sicurezza. Alcuni alberi hanno danneggiato proprietà private. Uno in particolare ha completamente ostruito la SP 41: la situazione è stata normalizzata soltanto dopo l'intervento dei Vigili del Fuoco di San Severo e di alcuni privati con a seguito cestelli e motosega, mentre il traffico veicolare è stato fatto deviare per più di un'ora.

Numerosi gli alberi caduti, solo per fortuna senza danni a persone o cose, sulla SP 42, nel tratto che dalla Piana di Sagri va in direzione S. Nicola Varano, fino alla località Chiancone: decine di pini ed eucalipti di grosse dimensioni, spezzati quando non completamente eradicati, hanno praticamente chiuso l'arteria provinciale, e ci sono volute due ore - grazie alla ruspa di un privato - per liberare almeno il primo tratto, fino alla località Coppolino. Sarà compito della Provincia di Foggia, per competenza, provvedere alla loro rimozione e, si spera, alla valutazione di pericolo costante anche per le piante rimaste ancora in piedi, decimate puntualmente ad ogni maltempo e pertanto pericolosissime per chiunque dovesse trovarsi a transitare in caso di vento forte.

In tutta la Piana di Sagri e la Sacca Orientale il paesaggio desolato, invece, denuncia da sé il duro colpo inferto al comparto agricolo: gli allagamenti ma soprattutto la grandine e il vento hanno praticamente azzerato le colture, interessando una superficie di ettari coltivati che si aggira intorno (i rilievi sono in corso) ai duemila ettari e mezzo. Di pomodori, zucchine, cetrioli e altri ortaggi stagionali restano i fusti delle piante e i frutti caduti a terra e trasportati dalla violenza delle fiumare o maciullati dalla grandine; lupini e ceci completamente caduti al suolo. Amarezza per il comparto olivicolo, il cui raccolto prometteva finalmente bene per il 2019, dopo anni di incertezze: in tutta l'area interessata dal maltempo le chiome sono state praticamente spoliate e molti alberi spezzati.

Danni più lievi nel centro urbano, limitati a qualche copertura danneggiata, rami spezzati e allagamenti. Una situazione di pericolo ha interessato un pino della villa comunale, in piazza IV Novembre, i cui rami spezzati sono stati rimossi in poche ore dalla ditta appaltatrice del verde pubblico. In collina si sono registrati quantitativi di grandine più importanti: sul Bosco Spinapulci gli alti cerri sono stati letteralmente sfrondati da una violenta grandinata, al punto che la strada comunale che attraversa il bosco è completamente ricoperta di foglie, rami e fango e, in alcuni tratti, risulta dissestata dalle violente fiumare di acqua. Alberi spezzati o caduti anche sulla SP 48 tra San Nicandro e San Marco in Lamis, sulla SS 89, in direzione Cagnano Varano e verso Apricena, e sulla strada comunale in località Fiorella.

Paura anche per i lidi balneari di Torre Mileto, dove l'arrivo del downburst ha dato, secondo molte testimonianze, impressioni quasi apocalittiche. Lievi i danni alle strutture, una delle quali, il Panta Rei, è saltata agli onori delle cronache locali per aver rimesso in ordine in poche ore lettini e ombrelloni spazzati via dal vento.

Le previsioni meteo mostrano ancora una fase instabile per tutta la notte e fino a metà giornata di domani, con possibili piogge, a tratti intense ma comunque passeggere, sul Gargano. Un deciso miglioramento si avrà dalla giornata di mercoledì, con il graduale ritorno dell'alta pressione in pianta stabile sul Mediterraneo centrale almeno fino al prossimo weekend, con cielo sereno, temperature in risalita e mari poco mossi.

(Foto Gianclaudio Manduzio)

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