Abusi edilizi nel centro storico, due verbali dei Vigili urbani

San Nicandro sfregiata, rimossi due portali in pietra ad un palazzo storico

Ne avevamo parlato a dicembre 2017 ma nulla si era mosso, come se occhi e orecchie dell'Autorità comunale fossero chiusi. Evidentemente a seguito di segnalazioni da parte di cittadini, è stato finalmente accertato dalla Polizia Municipale di San Nicandro Garganico l'abuso edilizio di via Vittorio Emanuele II, civici 31, 33 e 35. In un'ordinanza del responsabile del Servizio Urbanistica, infatti, si rilevano "lavori edili in assenza di permesso di costruire e in violazione delle vigenti norme urbanistiche", per la realizzazione abusiva "al piano terra, di lavori di stonacatura dell’intera facciata ed allargamento delle due aperture nella muratura portante"; al piano primo, invece, di "lavori di modifiche del prospetto, con apertura di una nuova porta e di una nuova finestra".

Si tratta del palazzo storico della famiglia Natale, che nella prima metà del Novecento fu sede di scuola dell'obbligo. Nel dicembre 2017 una delle due porte al piano terra era stata allargata con contestuale demolizione del portale in pietra scolpita (epoca primi '800), per dare spazio ad una più ampia apertura al fine di ricavarne un garage. Nonostante la nostra denuncia sulla pagina facebook e il tam tam iniziale che ne seguì, la cosa andò a tacere in breve tempo, tanto che la stessa sorte toccò, nell'apparente indifferenza, anche alla seconda porta. Dei due portali in pietra, a quanto pare, non si ha notizia se siano stati recuperati, venduti al mercato clandestino dell'antiquariato o altrimenti dispersi.

L'accertamento dei vigili urbani risale solo al 27 giugno scorso, con la conseguente adozione del provvedimento da parte dell'Ufficio Urbanistica del comune, che ordina di "sospendere immediatamente i lavori di modifica del fabbricato, con l’avvertimento che, in caso di inadempienza, si procederà a norma delle citate leggi".

Altra opera abusiva è stata verbalizzata, sempre dalla Polizia Municipale, l'8 maggio scorso tra i civici 13 e 17 di Calata Solferino (rione Costa). L'abuso consiste in "un terrazzo costituito da solaio in cemento armato con travetti in precompressi, delle dimensioni in superficie 5,00x4,00, appoggiato da un lato nella muratura del fabbricato di via Calata Solferino in corrispondenza del civico 17 e dall’altro su trave in ferro, appoggiata a sua volta sulla muratura del fabbricato di cui al civico 13 e su pilastro in cemento armato di forma circolare, il tutto a servizio dell’abitazione di via della Valle, civico 10". L'opera, tra l'altro, è eseguita su strada pubblica appartenente al demanio comunale.

I responsabili e proprietari sono stati diffidati alla demolizione dell'opera e al ripristino dello stato dei luoghi entro 90 giorni dalla notifica del provvedimento.

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