Carbonchio Ematico, il sindaco emana ordinanza di zona infetta

La malattia è contagiosa anche per l'uomo

La recente ordinanza sindacale n. 44 del 4 ottobre 2019 prevede una serie di divieti e obblighi a seguito di referto positivo su accertamenti diagnostici per il Carbonchio Ematico operati presso un’azienda agricola sita in località Dosso di Mezzo. Una carcassa bovina è stata esaminata con un tampone nasale oltre che esame colturale ed è stata riscontrata la presenza del Bacillus Anthracis, batterio bastoncellare  Gram–positivo capsulato, non mobile, sporigeno, aerobio.

Il Carbonchio Ematico è una malattia infettiva contagiosa che colpisce principalmente gli erbivori, ma che può interessare anche altri mammiferi, compreso l’uomo, ed alcune specie aviarie/rettili, manifestandosi con forme cliniche differenti. La mortalità può essere molto elevata, soprattutto negli  erbivori, nei quali la malattia, in genere presenta un decorso setticemico acuto o iperacuto.

Nell’uomo la malattia è rara nei paesi industrializzati e rappresenta una tipica zoonosi professionale, essendo maggiormente a  rischio soggetti che vengono a contatto con animali infetti o loro prodotti (es. allevatori, veterinari, soggetti che manipolano/lavorano le pelli degli animali).

Esistono tre forme cliniche della malattia:

  • cutanea: è la forma di gran lunga più frequente. L’infezione avviene per contatto, la spora penetra attraverso tagli, anche piccoli, o lesioni cutanee. Un iniziale rossore si trasforma in un paio di giorni in un’ulcera di piccole dimensioni a cui segue il rigonfiamento dei tessuti linfatici circostanti. Se non trattata la forma cutanea può essere letale nel 5-20% dei casi.
  • respiratoria: l’infezione avviene in seguito all’inalazione di spore, è la forma più grave, letale nella maggioranza dei casi. In genere si verifica a seguito di esposizione durante le lavorazioni di lane, pellami o farine di ossa contaminati.
  • gastrointestinale: piuttosto rara, l’infezione avviene per ingestione di carne e alimenti provenienti da animali malati.  L’infezione intestinale da antrace è letale nel 25-60% dei casi.

Si ORDINA:

Il territorio del Comune di San Nicandro Garganico ricadente nella seguente contrada: "Dosso Di Mezzo", è dichiarato zona infetta da Carbonchio Ematico;

Censimento e numerazione di tutti gli animali recettivi all’infezione esistenti nel territorio comunale;

L’isolamento di eventuali animali sospetti dagli animali sani e custodia da parte del detentore degli animali morti in attesa degli ulteriori provvedimenti;

Apposizione di tabelle indicanti la malattia ai limiti della zona infetta nonché sulle porte di ogni ricovero infetto situati entro detta zona: "zona infetta di carbonchio ematico";

L’obbligo di effettuare i dovuti trattamenti immunizzanti negli animali recettivi; tale provvedimento è ritenuto necessario per impedire il contagio, considerata la prossimità
dei pascoli in località “Fiorello”e dei pascoli demaniali in località “Spinapulci”;

Divieto di trasferire fuori da tale zona gli animali recettivi e qualsiasi materiale possibile vettore dell’agente patogeno;

Divieto assoluto di scuoiamento delle carcasse degli animali morti, le quali devono esseredistrutte secondo quanto stabilito dalla normativa vigente;

Vietata la macellazione degli animali ammalati o sospetti di carbonchio ematico, nonché l’esecuzione su di essi di operazioni cruente;

Divieto di utilizzazione del latte degli animali ammalati o sospetti;

Divieto di introdurre nella zona infetta animali recettivi;

Contenimento di cani, gatti e animali da cortile;

Sospensione nella zona infetta di fiere e mercati;

Disciplina della monta del pascolo, del pascolo e della macellazione;

Il permesso di entrata e uscita dall’azienda soltanto alle persone autorizzate dall’autorità sanitaria competente;

Adottare tutele precauzioni necessarie per l’incolumità delle persone al fine di evitare la trasmissione della malattia all’uomo;

Impedire ogni contatto del personale di custodia di altri allevamenti;

Sospendere la movimentazione di persone dei veicoli da e per l’allevamento;

Disinfettare accuratamente i ricoveri, le attrezzature e i luoghi dove vengono ritrovati animali morti con appropriati disinfettanti;

E' vietata la raccolta, ai fini della vendita e dell’autoconsumo, dei prodotti del sottobosco provenienti dalla zona infetta.

Si consiglia pertanto di attenersi scrupolosamente all’ordinanza sindacale in questione.

N.B. In allegato Estratto di mappa catastale indicante la zona oggetto di Ordinanza

Allegati
Menu