Calarossa, abbandono selvaggio di rifiuti: bagnanti ripuliscono

La spiaggia è priva di controlli e i soliti imbecilli lasciano rifiuti di ogni genere

Doveva essere numeroso il gruppo di persone che, a seguito di un pic-nic in riva al mare, ha lasciato i rifiuti abbandonandoli quasi in riva al mare alla mercé di cinghiali e animali selvatici e in bella vista di uno dei tratti costieri più belli del Gargano Nord. La brutta sorpresa, questa mattina, l'hanno avuta a Calarossa alcuni giovani di San Nicandro Garganico, che si sono trovati di fronte ad una scena davvero sconfortante per l'incuranza con cui gli autori del gesto, degno della peggiore imbecillità, hanno voluto targare la loro presenza su una delle spiaggette ormai meta di turisti da ogni dove.

Piatti e bicchieri di plastica, bottiglie di ogni tipo, posate usa e getta, tovaglioli oltre ad uno specchio di vegetazione bruciato dall'accensione di un fuoco, evidentemente utilizzato per il grill.

Non si sono persi d'animo i giovani avventori e, insieme ad altri due bagnanti più adulti, hanno provveduto a raccogliere i rifiuti sparsi in giro in due grandi sacchi, per poi portarli via.

La costiera di Calarossa è nota per essere del tutto isolata, con un'antropizzazione prossima allo zero, cioè completamente allo stato naturale. E' costituita di tratti di spiaggia e scogliera bassa, tra cui si aprono anfratti e piccole baie che, insieme alla scogliera di Torre Mileto, interrompono la monotonia dei lunghissimi arenili che si stendono da Marina di Lesina a Rodi Garganico. Specie quando il mare è calmo e limpido, è sempre più la meta preferita dei bagnanti che amano i post tranquilli ma anche le acque a volte cristalline, ricolme di vita sub-marina che attira molti pescatori sportivi e praticanti lo snorkeling.

Si trova in zona 2 del Parco Nazionale del Gargano ed è stata candidata a divenire Zona Sic. E' pertanto assolutamente vietato accendervi fuochi e, tantomeno, abbandonarvi rifiuti di qualsiasi genere, come stabilito anche dall'art. 5 dell'Ordinanza Balneare della Regione Puglia 2020, la stessa che prevede la pulizia e il decoro, da parte dei comuni, delle spiagge libere.

Il Comune di San Nicandro Garganico, entro cui ricade il tratto costiero, tuttavia, non ha mai preso in seria considerazione la sua fruibilità o, comunque, la necessità di regolarne l'accesso e garantire la sorveglianza, considerato anche che la presenza spontanea di bagnanti (che giungono da terra e da mare), specie da un paio di anni, è numerosa spesso al limite della capienza, specie nei weekend di luglio e agosto.

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