Dopo il successo della III^ edizione della Passione Vivente che si svolge nel periodo di Pasqua, la Parrocchia Santa Maria delle Grazie (Convento di Sant’Antonio), in occasione del Santo Natale 2016, all'interno dell'annesso antico Convento Francescano del XVII secolo, organizza per la seconda volta il Presepe Vivente. Evento religioso, storico e artistico, per rivivere tutti insieme la magia del Santo Natale 2016. Tantissimi i figuranti, migliaia di visitatori attesi, costumi storici, arti e mestieri per ripercorrere i luoghi e la Natività di Gesù avvenuta duemila anni fa.
L'appuntamento è per il 24-25-27 dicembre e il 2 e 6 gennaio 2017. Arrivando nella parte vecchia del convento sarà possibile passeggiare attraverso un percorso guidato nell'antica Betlemme, “Casa del Pane”, tra le botteghe artigianali allestite all'interno di quelle che erano le cellette dei Frati, rimaste così come il tempo le ha lasciate. Si parte dalla piazzetta dei mercati all'interno del chiostro per poi passare alla postazione preposta per il Censimento secondo l'Editto Romano, alla reggia sfarzosa di Re Erode fino a raggiungere la stalla della Natività.
Il 6 gennaio la scena sarà interamente occupata dall'arrivo e dall'adorazione dei Re Magi. Si potranno ammirare soldati romani, pastori, popolani, bambini, venditori e anche animali da cortile in un concerto coinvolgente di voci, suoni, rumori, luci, profumi che avvolgeranno i visitatori rendendoli quasi coprotagonisti nell'animazione dell'ambiente curato nei minimi particolari storici, e soprattutto facendoli partecipi della gioia e della spiritualità del Natale.
L'intero ricavato della manifestazione, che avverrà tramite l'ingresso a pagamento con un ticket di 2.00 euro per adesione al progetto, andrà a sostenere le tante spese della Parrocchia. L'iniziativa è stata fortemente voluta dal parroco, Don Bernardino Monti, dai gruppi parrocchiali e dai cittadini di San Nicandro, che sempre hanno dimostrato determinazione, creatività, impegno, solidarietà verso un progetto iniziato, tanti anni fa, da San Francesco.