Lotta al Caporalato, ASAL e CGIL organizzano un incontro

Sabato 9 marzo alle 17,30 nell’aula consiliare del comune di San Nicandro

Il fenomeno dell’intermediazione illegale in agricoltura nella Capitanata è ancora fortemente radicato ed intreccia interessi comuni tra gli intermediatori, aziende e lavoratori che si trovano costretti ad accettare pur di poter lavorare.

A tutt’oggi appare evidente come la pratica di intermediazione illegale di manodopera sia in crescita, in quanto ancora oggi non esistono strumenti idonei ed alternativi per permettere alla domanda di incontrare l’offerta con maggiore efficienza, l’intermediazione assume un carattere che coinvolge anche aspetti legati alla dignità umana, configurandolo alla stregua di un reato contro l’umanità.

In Italia il lavoro irregolare legato al caporalato in agricoltura coinvolgono più di 100.000 persone con evasione contributiva da stima 1.8 miliardi .

ASAL è un’associazione sindacale che ha come finalità la promozione  degli interessi economici e morali dei propri associati, sia collettivi che individuali.

La stessa, tutela i propri associati nelle controversie collettive e individuali di lavoro, rappresentando la categoria nelle controversie del lavoro, elaborando analisi di settore e proposte relativamente ai problemi sociali ed economici che interessano i propri associati, tra cui la possibilità di raccordarsi con il mercato del lavoro.

ASAL ha tra i propri scopi, quello di promuovere  la costituzione di un ente di formazione ed addestramento professionale, promuovere ed organizzare servizi di consulenza, assistenza e formazione agli associati, quali quelle fiscali, amministrative, di consulenza del lavoro, legali, informatici, finanziari ecc. Tra gli scopi principali dell’associazione è contemplata la possibilità di favorire l’incontro tra domanda ed offerta, fornendo strumenti ai propri associati per permettere la gestione diretta dei lavoratori senza intermediazione, con la collaborazione di sindacati ed organi ispettivi.

Il fenomeno del Caporalato interessa prevalentemente  il settore agricolo nella Capitanata, tale fenomeno attraverso appunto i cosidetti Caporali che si occupano del reclutamento dei lavoratori anche attraverso minaccia e violenza e dietro compenso che trattengono sulla paga del lavoratore forniscono all’azienda tale manodopera reclutata.

La legge 199 del 2016 per il contrasto al caporalato riscrive il reato, con la possibilità di condannare non solo il caporale ma anche il datore di lavoro che impiega personale reclutato dai caporali.

Prima di parlare di caporalato, dobbiamo evidenziare le condizioni della stagionalità in agricoltura, proprio la peculiarità del settore, legato ad esigenze specifiche, ed influenzato fortemente dalla stagionalità dei prodotti, dalle condizioni atmosferiche, e da un mercato estremamente variabile, e da richieste di produzioni estremamente flessibile, che richiede a volte un estrema flessibilità della manodopera impiegata.

Quindi, per i braccianti è di vitale importanza affiliarsi a un caporale come lo è diventato per le aziende, rivolgersi allo stesso per valicare gli innumerevoli adempimenti e doveri inerenti alla procedura, appare paradossale, come purtroppo, una figura caratterizzata da una forte illegalità oggi sia quasi indispensabile alle aziende.

ASAL ha l’obbiettivo nel rispetto del proprio statuto associativo, di fornire le corrette risposte alle aziende, fornendo strumenti di costruzione culturali, utili a superare un quadro di illegalità diffusa.

Provando a contribuire alla formazione culturale del mondo del lavoro di Capitanata in agricoltura attraverso servizi alle aziende, ma soprattutto attraverso formazione diretta alle stesse, supportando le aziende nella gestione dell’intera macchina burocratica, rispettando tutte le prerogative  nel rispetto delle leggi vigenti.

ASAL si pone di dotare ogni lavoratore e ogni datore di adeguati mezzi che lo mettono nelle condizioni di svolgere la propria professione fornendolo di:

  1. Visite mediche, accessori da lavoro, accessori antinfortunistici , attualmente a carico del datore di lavoro, , o meglio di tutti i datori di lavoro in cui svolgono la propria attività nel corso dell’anno.  

  2. Anagrafica del lavoratore , con anagrafica, si intende ogni recapito residenziale, telefonico e fiscale in modo da evitare scambi di persone .

  3. Tracciabilità del pagamento

  4. Corsi di formazione

  5. Consulenza , fornendo all’azienda una facile e semplificata operatività nella macchinosa e complessa burocrazia che l’azienda deve compiere.

  6. Eventuali trasporto sul posto del lavoro.

L’associazione  ASAL, nel rispetto del proprio statuto, non ha scopi di lucro e per tanto si intende avvalere e accedere ai fondi messi a disposizione dagli enti bilaterali di categoria o associazione riconosciute per espletare al meglio i propri scopi sociali e statutari.

ASAL vista la complessità e la natura della materia, nell’interesse dei propri soci, quali aziende agricole e braccianti agricoli,  chiede l’aiuto, l’interesse, la condivisione dei valori per il quale viene istituita, e da parte delle autorità, per tanto nelle figure e nelle opportune sedi di competenze quali  prefetto, ispettorato del lavoro, ministero del lavoro, ministero delle politiche agricole e ambientali la condivisione ed eventuali modifiche per la risoluzione di un problematica che sta inginocchiando un settore economico del territorio.

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