Gualano risponde ai "7 paladini della legalità"

Le difese del Sindaco dopo il ricorso al Presidente della Repubblica

Prosegue la "lotta a distanza" tra il sindaco Pierpaolo Gualano e la minoranza del Consiglio Comunale di San Nicandro Garganico. Questa volta il primo cittadino risponde al ricorso della minoranza presso il Presidente della Repubblica sulla questione delle quote rosa in seno al consiglio.

Riportiamo di seguito il comunicato del sindaco nella sua forma integrale.

«I 7 paladini della legalità. PD, ForzaItalia, UDC e Dc tutti insieme appassionatamente alla ricerca della legalità ed in difesa dei diritti delle donne, offese da quell’impostore del sindaco Gualano a mezzo del noto decreto di nomina dei nuovi assessori Altieri e Giordano.

Il Capo dello Stato sarà finalmente contento di leggere che un sindaco di provincia ha diminuito le quote rosa in giunta e le ha aumentate in consiglio. Un indicibile abuso che merita di essere punito grazie al solerte intervento del presidio di legalità composto da PD, Forza Italia UDC e DC.

Nulla sfugge loro, grazie anche alla persistente azione di un noto segugio che da qualche mese a questa parte si aggira sempre negli stessi uffici, anche al di fuori degli orari di lavoro, alla ricerca di atti e documenti utili per denunciare le malefatte del sindaco Gualano.

Sembra, però, che il presidio della legalità soffra di una diffusa malattia senile oculare: la presbiopia. Ed in effetti riesce a vedere distintamente cose da lontano, ma non quelle che sono sotto ai propri occhi.

Per questo motivo volevo permettermi di consigliare ai 7 di minoranza nuovi temi da sottoporre all’attenzione del Capo dello Stato, che hanno non solo offeso, ma anche e soprattutto distrutto l’esistenza non sole delle donne, ma dell’intera comunità sannicandrese:

  1. Chi è il colpevole dei 20 milioni di euro di debiti che hanno determinato il dissesto finanziario del Comune?
  2. Chi è il responsabile della mancata riscossione degli 8 milioni di residui attivi che hanno contribuito al fallimento del Comune?
  3. Chi è che doveva vigilare sulla corretta tenuta della banca dati riguardante i pagamenti effettuati dai contribuenti sannicandresi?
  4. In assenza di una banca dati completa ed aggiornata come venivano imputati i flussi finanziari nei vari bilanci?
  5. Chi è che redigeva ed approvava presunti bilanci in equilibrio in assenza di dati certi ed in presenza di residui attivi inesigibili?
  6. Chi è che ha pregiudicato ed abbandonato a se stesso il patrimonio comunale causando danni rilevantissimi ed irreversibili agli ignari cittadini sannicandresi?

Mi fermo qui. Ed in attesa di vedere già da domani il noto segugio e l’intero gruppo dei consiglieri di minoranza alla ricerca di nuove prove da sottoporre al Capo dello

Stato, comunico che a causa delle ultime denunce anonime sono stato costretto a chiudere temporaneamente la Biblioteca, il Museo e la sala Consiliare. Sapete perché? Perché da tempo immemorabile nessuna amministrazione ha mai provveduto ad effettuare lavori di manutenzione e di messa in sicurezza.

A breve sarò costretto, sempre a seguito di denuncia anonima, a chiudere anche l’ecocentro ubicato nei pressi del cimitero per effettuare urgenti lavori di messa in sicurezza.

Cari consiglieri di minoranza per cambiare la nostra città è molto più importante essere uomini corretti e leali, che assidui frequentatori di tribunali.

Un caro saluto a tutti.

Pier Paolo Gualano»

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