Biblioteca: Vocale (PD): c'è progetto, sindaco e giunta immobili

Il capogruppo PD ha saputo che esiste un progetto ma sindaco e giunta 'restano immobili'

"Un'amministrazione comunale che, a distanza di oltre un anno, non è capace di far riaprire la propria biblioteca comunale, una delle più importanti della provincia, per totale disinteresse sulla questione, deve dimettersi in blocco, sindaco in testa, chiedere scusa ai cittadini e non ripresentarsi mai più".

E' il duro attacco del capogruppo consiliare e segretario cittadino del PD di San Nicandro Garganico​, Matteo Vocale, che nei giorni scorsi, dopo aver raccolto gli innumerevoli appelli di liberi cittadini, si è recato presso gli uffici comunali per capire il motivo per cui la biblioteca comunale "Alfredo Petrucci", insieme al Museo Etnografico, sono chiusi dal gennaio 2016, dopo una diffida dei Vigili del Fuoco di Foggia (seguita ad una segnalazione anonima, a quanto si dice) ad adeguare la struttura agli obblighi imposti in normativa antincendio dal DPR 151/2011.

"Diceva qualcuno che le biblioteche non procurano voti ma voglio pensare che il punto non sia questo. E' qualcosa di più grave, eticamente e politicamente parlando, - rincara Vocale - cioè la scarsa attenzione, da parte di chi amministra la città, per l'unico luogo pubblico dove i giovani sannicandresi e i ragazzi in età scolare possano trovarsi per fare qualcosa di utile alla loro crescita: apprendere ed informarsi, condividere studi ed esperienze, organizzare iniziative. Mi domando l'assessore alla Cultura Altieri, il vicesindaco di tutti i tempi e luoghi, cosa ne pensi e che cosa abbia fatto fino ad ora e non solo per la biblioteca, ammesso che egli di cultura e pubblica istruzione si occupi. Mi chiedo come può il sindaco essere sordo alle decine di giovani studenti che, dopo le feste natalizie, volevano rimanere a studiare nella tranquillità, anche economica, della loro città ma sono dovuti tornare alle biblioteche universitarie di fretta e furia".

Vocale, lunedì scorso come annunciato, si è recato in comune con l'intento di stanare il motivo del blocco e "ho trovato - spiega sbalordito - che circola un preventivo dei lavori da effettuare, molti dei quali probabilmente superflui ai fini della riapertura, e un progetto con tanto di computo metrico e capitolato, dei quale nessuno, né sindaco né giunta, risultano avere contezza. Nonostante gli uffici abbiano preparato tutto secondo quanto ritengono, nessuno degli amministratori si è degnato di visionare, analizzare, acquisire le carte. Nessun indirizzo della giunta, nessuna approvazione dei lavori previsti: il nulla totale.
Il 7 marzo 2016 - ricorda il capogruppo PD che fu tra i promotori - portammo in consiglio una proposta di delibera insieme alle altre forze di minoranza, per assicurare tempi certi alla soluzione del problema e dare, nel frattempo, almeno una sala lettura a costo zero agli studenti. La maggioranza, sindaco in testa, bocciò la proposta, garantendo soluzione in poche settimane: un'ennesima presa in giro del sindaco Gualano".

"La faccenda biblioteca, purtroppo, - ammette il segretario PD - non è altro che la cartina tornasole di un'amministrazione senza capo né coda, dove manca la minima organizzazione mentale e strutturale per far funzionare anche l'ovvio, ad eccezione di auto-riconoscersi meriti sul lavoro fatto in precedenza da altri".

"Diffidiamo la giunta - conclude Vocale - dal pensare soluzioni alternative: sarebbe solo uno sperpero di soldi. Si accantoni, nel prossimo bilancio, una somma per Palazzo Fioritto, si acquisisca con atto amministrativo il progetto degli Uffici secondo ciò che la giunta ritiene opportuno e si preparino le carte per trovare finanziamenti attraverso bandi regionali o altre misure che potrebbero venir fuori da un momento all'altro: il PD è a disposizione, ancora una volta, per trovare vie di uscita attraverso le proprie competenze e la propria filiera istituzionale".

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