Comune: maggioranza adotta il PUG, ora altri nove mesi di iter

Voti contrari della minoranza, che chiede apertura della maggioranza per voto unanime in fase finale

E' stato adottato nel consiglio comunale di ieri sera, dalla sola maggioranza in consiglio (nove voti) il Piano Urbanistico Generale di San Nicandro Garganico, il cui processo di formazione era iniziato il 6 novembre 2008, con l'amministrazione di Costantino Squeo. Nove anni dunque, tra ritardi, revisioni, staffetta di ben tre amministrazioni comunali e, tuttavia, l'iter non è ancora concluso. Dalla pubblicazione della delibera di ieri, infatti, scatteranno sessanta giorni di tempo in cui chiunque potrà apportare delle osservazioni. Quindi il PUG tornerà in consiglio per le eventuali controdeduzioni entro i successivi sessanta giorni. Poi verrà inviato alla Giunta regionale che dovrà esprimersi entro il termine di centocinquanta giorni (vale anche il "silenzio-assenso"). Qualora non vi fossero ulteriori richieste di adeguamento, per cui i tempi raddoppierebbero, il PUG tornerebbe in consiglio comunale per l'approvazione definitiva. Insomma, ieri è iniziata ufficialmente solo una fase di "gestazione", che ad andar tutto liscio vedrebbe il PUG approvato e operativo entro la prima decade di marzo 2018.

Un atto approvato a maggioranza, dunque, quando si auspicava, da parte della giunta da un lato e dell'opposizione dall'altro, di approvarlo all'unanimità. Ma non sono mancati passaggi ieri, da ambo le parti, che potrebbero aprire la possibilità di un'approvazione unanime a conclusione dei prossimi sessanta giorni. Possibilità che il sindaco e la maggioranza dovranno giocarsi con intelligenza a partire da domani.

La seduta si è aperta con un preambolo augurale del Presidente del Consiglio comunale Domenico Fallucchi, che ha espresso compiacimento per la riapertura della sala consiliare di Palazzo Zaccagnino ringraziando tutti coloro che ci hanno lavorato e si sono impegnati negli anni. Gli fa eco il capogruppo PD Matteo Vocale, che ha espresso la sua emozione nel poter sedere in quella sala che ha fatto la storia politica e amministrativa di San Nicandro degli ultimi settantanni. Lo stesso ha poi ringraziato la memoria di Vincenzo Zaccagnino e di tutti i sindaci e consiglieri succedutisi tra quegli scranni. Ringraziamenti manifestati anche da Mario Lucio Giordano (indipendente) e dal capogruppo FI Giovanni Villani, ritornato tra quei banchi che videro la sua prima esperienza da assessore.

La nuova location è stata occasione per ridefinire anche tra i banchi la nuova geografia politica del consiglio venutasi a creare tra settembre 2015 e febbraio 2017, con gli otto consiglieri di minoranza posizionati tutti sulla destra e i nove della maggioranza a sinistra.

Prima dell'unico punto all'ordine del giorno (il PUG appunto), Villani (FI) chiede a nome della minoranza il rinvio dell'accapo, lamentando ritardi nella consegna degli elaborati ai consiglieri, alcuni avuti il giorno prima, oltre alla procedura di mancata condivisione. Interviene anche Vocale, che chiarisce come il PD vorrebbe votare favorevolmente il piano ma il clima politico instauratosi e la mancanza di dialogo e condivisione con la minoranza creano serie difficoltà, per cui sarebbe opportuno aggiornare la seduta.

Sindaco, presidente del consiglio e il redattore del PUG, l'ingegnere dell'Università di Bari Otto Dal Sasso, tranquillizzano che nulla è cambiato rispetto agli elaborati consegnati a novembre scorso. Quindi messa ai voti la proposta di rinvio, viene bocciata per il voto in più della maggioranza e si prosegue sull'accapo.

Il presidente del Consiglio informa su eventuali casi di incompatibilità per conflitto di interessi in alcune zone urbane e passa alla dichiarazione nominale: emergono incompatibili, per possesso diretto o indiretto di immobili in alcune aree, i consiglieri Tiscia Antonietta e Mario Lucio Giordano, mentre Villani G. ricorda che nelle zone B si tratta ormai di diritti acquisiti. Subito dopo il consigliere Marinacci chiede intervento sull'ordine dei lavori, chiedendo se il sindaco e il segretario generale abbiano preso visione di un atto di diffida inviato dall'opposizione, circa l'invalidità di costituzione del consiglio in effetto degli avvenimenti dell'8 maggio. Risponde il sindaco Gualano, rilevando la nullità dell'atto se non in sede di giudizio. Procede quindi la discussione dell'accapo.

Parola all'assessore all'Urbanistica Domenico Fallucchi, che relaziona sintetizzando le direttive principali del PUG e le modifiche apportate rispetto al Documento Programmatico Preliminare del 2010. Non mancano attimi di tensione, quando Fallucchi cita la lottizzazione C1B e un intervento dal pubblico, poi sedato dai Vigili urbani e dai presenti, riscalda notevolmente il clima, facendo perdere le staffe al presidente del consiglio Fallucchi.

Ristabilito il clima, interviene Matteo Vocale, che ripercorrendo l'excursus che ha portato al PUG a partire dal 2008, rimarca come nell'adozione del DPP, l'allora amministrazione PD si sforzò di fare in modo che il documento fosse approvato all'unanimità, come in effetti avvenne. Quindi il capogruppo PD rileva l'assenza di un clima politico, tra l'altro mai ricercato dal sindaco e dalla maggioranza, di dialogo utile all'approvazione unanime che il PD avrebbe voluto. Vocale cita alcune delle differenze tra il PUG in discussione e le linee del DPP, tra cui la reintroduzione della zona di espansione C4 (loc. Papaglione), dove le urbanizzazioni costerebbero cifre enormi e l'esclusione di fasce già urbanizzate come via Marconi e parte di via Ottaviano Augusto. Infine, chiede alcune delucidazioni a Dal Sasso sulle lottizzazioni delle zone D e sulla questione tanto discussa degli indici di edificabilità nelle zone rurali.
Segue l'intervento di Giovanni Villani, che partendo dalla tentata redazione del Piano Regolatore nel 1998, cita la lettera dei venticinque professionisti (che chiedevano un confronto prima dell'approvazione) e passa a sciorinare molti aspetti tecnici, sui quali si è concentrata la diatriba degli ultimi giorni e per cui anche l'ex sindaco Nicandro Marinacci ha tenuto in altre sedi le fila della protesta nelle ultime settimane.

Rilievi che, a dire di Dal Sasso e di Mario Giordano, intervenuto in risposta a Villani, non terrebbero conto delle vigenti leggi in materia urbanistica e di consumo del suolo, norme che il PUG riprenderebbe e alle quali si potrebbe derogare in alcuni casi durante la redazione dei PUE (Piani urbanistici esecutivi) e dei piani particolareggiati. Replica Villani, chiedendo alcune modifiche alle Norme Tecniche di Attuazione, elencando alcuni articoli da modificare e chiedendo il voto sulla proposta. Proposta bocciata per un voto dalla maggioranza.

Conclusa la discussione, prima del voto finale Zuccaro (UDC) a nome della minoranza chiede dieci minuti di sospensione, accordata. Si ritorna in aula dopo che i gruppetti hanno mosso ben poco delle posizioni politiche dichiarate in partenza. Si procede con la votazione frazionata per parti del documento, in effetto della questione sulla incompatibilità di alcuni. Passano tutti i punti grazie ai nove voti della maggioranza sugli otto contrari dell'opposizione, tranne uno: un comparto in cui risulta incompatibile il consigliere Tiscia Antonietta, che non partecipa al voto per cui la votazione è pari (8 a 8).

La seduta si conclude con la richiesta di chiarimenti circa la gara del CSA immigrati (leggi qui) da parte di Zuccaro e le rassicurazioni del sindaco Gualano.

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