Riceviamo e pubblichiamo la nota di Vincenzo Giagnorio, consigliere comunale in quota Forza Italia, riguardante l’annosa questione dei cosiddetti “casi particolari di porzione di unità immobiliare”, finalmente risolta positivamente per l’intera comunità sannicandrese.
"Era il mese di gennaio 2016 quando il sottoscritto - scrive Giagnorio - presentava una interrogazione extra consiliare al sindaco e al responsabile del settore finanziario del comune (all’epoca De Meo) con la quale si rimarcava la mancata applicazione della normativa nazionale sui “casi particolari di porzione di u.i.” a salvaguardia di tutti coloro i quali erano impossibilitati a presentare denuncia di variazione catastale per fusione in quanto i diritti di proprietà non erano omogenei.
Una norma, questa, nata nel lontano 2002 e ribadita con la circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze nel maggio 2012 e successivamente richiamata in altre occasioni attraverso l’emanazione di risoluzioni dalla Direzione Centrale del Catasto e Cartografia di Roma. Un fatto abbastanza chiaro, per me e per quanti operano nel settore.
La vicenda venne sollevata anche in diversi consigli comunali attraverso ulteriori interrogazioni consiliari senza trovare mai un valido supporto soprattutto dal sindaco Gualano, il quale, anzichè studiarsi la normativa ha visto bene “rifugiarsi” e attenersi a quella che era la risposta negativa del responsabile comunale quindi remando contro i cittadini di San Nicandro Garganico.
In sostanza De Meo - spiega il consigliere Giagnorio - si soffermava sull’esigenza obbligatoria di procedere alla fusione catastale degli immobili per far si che venissero considerati come abitazione principale e quindi essere esentati dal pagamento della TASI ma ometteva che, in caso di diritti di proprietà non omogenei, non era possibile farlo a meno che non si intraprendeva la strada dei “casi particolari di porzione di u.i.”.
Numerosi i cittadini costretti a veder esentata una sola abitazione, ma a pagare la seconda seppure in catasto la questione era stata risolta.A maggio 2016, attraverso un interpello, mi sono rivolto direttamente all’Agenzia delle Entrate per chiedere una ulteriore interpretazione della norma e far si che essa venisse applicata anche nella nostra città. Il 23 giugno 2016 il settore Servizi Catastali dell’Agenzia delle Entrate di Roma ha riscontrato la fondatezza del mio quesito invitando l’ente comunale ad attenersi alla legge nazionale.
Peccato che, nonostante ciò, i cittadini non vedevano ancora riconosciuti i loro diritti per cui, a settembre dello stesso anno ho presentato esposto-denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia affinchè venissero disposti gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti esposti valutando, quindi, profili di illiceità penale a carico dei responsabili. In attesa dei tempi della giustizia italiana ho nuovamente inoltrato, ad aprile scorso, interrogazione extra consiliare al nuovo responsabile comunale (la dott.ssa Impagnatiello, nel frattempo, aveva sostituito De Meo).
L’annosa questione, come dicevo inizialmente, finalmente ha trovato la giusta soluzione. Anche a San Nicandro Garganico, adesso, la legge nazionale è applicata, coloro i quali hanno presentato una pratica catastale atta a definire un’unica unità immobiliare attraverso i “casi particolari di porzione di u.i.” possono veder riconosciuti i loro diritti di esenzione dal pagamento della Tasi. Un ringraziamento alla dott.ssa Impagnatiello, attenta allo studio della norma e alla risoluzione della problematica portata avanti dal sottoscritto.
Tutto si sarebbe potuto risolvere quasi due anni fa - conclude Giagnorio - facendo risparmiare denaro ai cittadini, ma la superficialità e la irresponsabilità del sindaco Gualano, il quale avrebbe potuto far applicare la legge dal responsabile comunale, ha generato una perdita di tempo inutile a danno dell’intera collettività".
Vincenzo Giagnorio
Consigliere Comunale