Ciavarella 2 verso la nuova giunta, maggioranza di indipendenti

Un iter travagliatissimo. Decreti di nomina forse già stamattina: ecco le prime indiscrezioni

Quasi un mese, lo stesso tempo solitamente necessario a fare le giunte nel dopo elezioni. Tanto ci è voluto per capire se Costantino Ciavarella, dopo le dimissioni da sindaco di San Nicandro Garganico date e poi ritirate a tempo record, avesse possibilità di continuare o mettere fine ad una delle esperienze amministrative - al momento - più turbolente e cariche di colpi di scena dell'ultimo ventennio.

Prima il diniego a proseguire con la maggioranza che lo ha eletto e le trattative con gli altri tre candidati sindaco (Fabrizio Tancredi, Pierpaolo Gualano e Mario D'Ambrosio) quindi con tutta l'opposizione, salvando solo la sua UDC e, inizialmente Forza Italia. Cosa quasi fatta, probabilmente la soluzione alternativa dai maggiori connotati politici. Non fosse stato per la fuoriuscita di FI dal tavolo delle trattative, ufficialmente per il veto della segreteria provinciale ma, a quanto pare, per aver sospettato che sindaco e PD tramassero per allargare la maggioranza in un secondo momento anche al presidente del consiglio comunale Loris De Luca.

Quindi la corsa a trovare altri numeri, la disponibilità di Pierpaolo Mascione e Anna Accadia, il nuovo tavolo delle trattative che sembravano ormai chiuse a dieci ma guastato ancora una volta da De Luca insieme a Leonardo Stefania, presentatisi la sera stessa sotto il portone di palazzo di città, con una pesante invettiva verbale all'indirizzo del sindaco tenuta in corso Garibaldi, sotto gli occhi (e le orecchie) di residenti e passanti. Segue immantinenti il "no grazie" di Tancredi e, in un primo momento, anche di Anna Laura Frattollino. Il PD cerca di mediare, tenta invano un ritorno all'accordo tra i candidati sindaco. Ma non si accorge che nel frattempo il primo cittadino si rende disponibile a rivedere la sua vecchia maggioranza, dopo che tutti si sono rivisti a Palazzo Zaccagnino su convocazione promossa da Stefania.

"Ciavarella ha scherzato", tuona pesantemente il giorno dopo il PD risentito - e raggirato - che annuncia un'opposizione intransigente contro i "comitati di potere". Nel frattempo anche Forza Italia e Lega dichiarano di non avere nulla a che fare con il Ciavarella 2, tanto che Liliana Stanisci esce fuori dalla Lega per restare in maggioranza e si aspetta ora la mossa di Costantino Valentino Sassano (ma c'è tempo fino al consiglio comunale): secondo ben informati, se non sarà lui a dichiararsi indipendente, saranno il segretario cittadino Antonio Berardi (ormai fuori dai giochi comunali) e il provinciale Daniele Cusmai a metterlo alla porta.

Intanto arrivano indiscrezioni anche su Maura Di Salvia, che resta in maggioranza ma si dichiarerà fuori dall'UDC. Il motivo di questa mossa della nipote del primo cittadino se lo chiedono in tanti e si attende la sua dichiarazione ufficiale. Resta il dilemma del neo-segretario cittadino di FdI, che nel frattempo è diventato Roberto Augello: ritirare il partito da questa nuova maggioranza, seguendo Lega e FI in una posizione da centrodestra unito, oppure restare a governare anche in vista delle elezioni regionali? Non è escluso che Augello segua Berardi e Lorena di Salvia (FI), costringendo quindi anche Stefania e De Luca a dichiararsi indipendenti per restare nella nuova-vecchia maggioranza di Costantino Ciavarella.

"La sagra dell'indipendenza" dicono ormai in molti, dove gli unici ad avere uno stampino (un partito di appartenenza), resterebbero il sindaco e Antonio Zuccaro (UDC) per la maggioranza; Di Salvia (FI) e i tre del PD (D'Antuono, Tardio e D'Ambrosio) per la minoranza.

Da sabato, infine, girano i nomi degli assessori: il ritorno di Nico Vigilante, indicato da De Luca e Stefania; Carmela Cataluddi, indicata come vicesindaco da Mascione e Accadia; il segretario UDC Michele Gaggiano, indicato quindi dal suo partito (Zuccaro); Costanza Di Leo, unica ad essere riconfermata dalla vecchia giunta nonostante la condizione iniziale di azzerare tutto, indicata non si sa bene da chi, giacché Frattollino avrebbe smentito essere di suo riferimento, dato anche che nella vecchia giunta era espressione dell'UDC; infine il nome più discusso, non solo perché proveniente da Vico del Gargano: Fabrizio Casimiri, indicato da Stanisci e Sassano. Nome, quest'ultimo, che potrebbe saltare al momento dei decreti di nomina, perché pare - stando a indiscrezioni - non gradito né al sindaco né ad altri.

Si attendono ad horas i decreti di nomina. E non si escludono nuovi colpi di scena dell'ultimo minuto.

(Foto Nazario Cruciano)

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