FdI non condivide la scelta di Vigilante di lasciare il partito

"Auspichiamo che si dimetta anche da assessore"

Rispettiamo la scelta del nostro amico Vigilante; la rispettiamo ma, ovviamente, non la condividiamo e non ne capiamo le ragioni, che appaiono oltremodo pretestuose. Non esiste alcuna imposizione provinciale, di nessun genere; le sole direttive dall’alto che ci sentiamo di condividere sono le posizioni politiche ed ideologiche della nostra presidente nazionale, Giorgia Meloni. Men che meno ci risultano in vigore “liste di proscrizione”...

La verità è molto più semplice e lineare: la posizione di Fratelli d’Italia, già da alcuni mesi, è di forte dissenso rispetto all’operato di ciò che resta di questa amministrazione comunale, per tutti i motivi che abbiamo già evidenziato nei precedenti comunicati; cosicché abbiamo chiesto più volte al nostro rappresentante in giunta (nella persona dell’amico Vigilante) di presentare le sue dimissioni, in piena coerenza con le posizioni assunte dal partito. Di contro, l’assessore ha pensato bene di uscire da Fratelli d’Italia; rispettiamo la sua scelta, auspicando che sia coerente con la stessa rassegnando le dimissioni e gli auguriamo buona fortuna, anche per gli “eventuali” nuovi incarichi che andrà a ricoprire.

Ci teniamo però a precisare che le decisioni di Fratelli d’Italia scaturiscono da discussioni all’interno del partito e le scelte politiche vengono operate a maggioranza, anzi, il più delle volte all’unanimità. Quindi, se è vero che qualcuno non gradisce e non condivide le scelte di un partito, è pur vero che un intero partito non si può adeguare alle scelte di un singolo.

Per quanto riguarda l’appuntamento elettorale che ci aspetta in autunno, Fratelli d’Italia sta facendo tutti gli sforzi per addivenire ad una proposta politico/amministrativa che sia, a parere degli scriventi, la più credibile e la più proficua ed efficace per il futuro di San Nicandro, nella speranza di riuscire nell’intento. Null’altro.
 

Il Coordinamento Cittadino
Il Gruppo Consiliare
Il Coordinamento di Gioventù Nazionale

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