Il Consiglio Comunale delibera un documento sulla Asp Zaccagnino

Il CC designa le linee guida che dovranno seguire i membri del CDA

Riportiamo integralmente il documento adottato dal Consiglio Comunale con Delibera n.6 del 1.3.2022

"Il Consiglio comunale di San Nicandro Garganico, quale massima assise della rappresentanza democratica cittadina, esprime le presenti note di indirizzo politico, alla vigilia dell'insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione, per la futura compagine amministrativa dell'Azienda di Servizi alla Persona "Vincenzo Zaccagnino" fondata e situata nel comune di San Nicandro Garganico, territorio del quale ha incarnato gli aspetti politici, sociali ed economici più autentici e salienti dell'ultimo secolo.

Dalla necessità di conferire all'amministrazione della ASP Zaccagnino una visione politica certa e concreta per i prossimi cinque anni, sulla quale lavorare particolarmente per una convergenza di vedute che sia più trasversale e ampia possibile, il Consiglio comunale di San Nicandro Garganico pone al centro della discussione politica e amministrativa del territorio e approva il presente documento di sintesi, il cui ruolo primario è quello di sancire l'importanza determinante della condivisione, su basi politiche, delle scelte in capo al Presidente e a tutto il CdA e, quindi, fornire le indicazioni della Comunità cittadina in cui esso nasce e ha sede, sulla governance dell'Ente.

 

Premessa

Per molti decenni la vita della ex Fondazione Zaccagnino si è sviluppata su strade diverse rispetto alle finalità statutarie sancite dal testatore. E evidente, infatti, che i beneficiari testamentari sono sempre stati

"altri" e non i piccoli poveri. Alla base di tutto ciò non vi è stato il "caso", la "fatalità" ma solo la volontà di chi ha scambiato come cosa personale un bene appartenente alla collettività. In risposta ad una nuova e diversa visione della sua mission, pianificata già nel lontano 2006 con il concorso di Regione Puglia, Comune di San Nicandro e Commissario dell'Ente e a seguito delle modifiche statutarie intervenute nel 2009 e 2011 (BURP n.46 del 25/03/2009 e n. 19 del 03/02/2011), le finalità e lo scopo sociale dell'Ente si sono ampliati: non ci sono più solo i "bimbi poveri" ma sono cresciuti nuovi bisogni della collettività in termini di povertà ed emarginazione sociale, necessità a cui deve ora riferirsi l'ASP Zaccagnino nell'ambito del moderno welfare.

Il ruolo della ASP Zaccagnino, dunque, va inteso oggi sostanzialmente in una duplice direttiva di investimento:

1. Lo sviluppo e la modernizzazione del comparto agricolo;

2. La crescita delle potenzialità di attenzione verso le fasce deboli e povere a partire, naturalmente, dai minori.

 

Tutto questo, però, deve passare attraverso una più oculata e innovativa gestione del patrimonio al fine di una sua valorizzazione funzionale a questi due indirizzi di governance.

 

Azienda agricola

Lo sviluppo del comparto agricolo deve fondarsi su alcune tappe fondamentali, che richiedono un cambio di passo radicale e un avanzamento qualitativo in termini manageriali:

  1. Puntare da subito sulla realizzazione di valide progettualità produttive locali con marchi di qualità (ad es. biologico), anche attraverso la costituzione di un consorzio tra la ASP (quale socio di maggioranza) e imprese private, individuando da subito i terreni da destinare.
  2. Un buon risultato quello raggiunto dal precedente CdA, di stabilizzazione delle entrate da vendita del grano grazie ad un'attenta politica sul valore del prodotto, da continuare al fine di garantire un congruo prezzo di mercato del grano. E' necessario tuttavia non solo pensare agli inserimenti in filiere produttive importanti ma, d'ora in poi, puntare a porre l'Ente come capofila di filiere tra produttori locali, che possano conferire anche visibilità all'Azienda Zaccagnino.
  3. Improcrastinabile il recupero degli uliveti, con interventi programmati nel tempo in modo che sipossa dar vita ad iniziative di lavorazione e commercializzazione del prodotto finito (olio, olive, fogliame) in strutture di trasformazione polifunzionali, da realizzare all'interno dell'azienda e a servizio del territorio. In questo senso, occorre sfruttare al massimo le possibilità offerte anche dai bandi di integrazione sociale e di aiuto economico alle fasce deboli (ad es. c.d. "agricoltura sociale"), senza precludere alcuna possibilità di iniziativa anche in partenariato con privati.
  4. Occorre programmare da subito lo sviluppo delle attività produttive dell'azienda con sistemi innovativi e realizzazione di strutture per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti e la creazione di impianti polifunzionali a servizio dell'azienda e del territorio.
  5. Proprio al fine di favorire 'insediamento di giovani imprenditori e imprenditrici, un buon piano di valorizzazione aziendale porterebbe ad un incremento di occupazione e ad una salvaguardia del paesaggio e dell'edilizia rurale esistente: le case coloniche o poderali potrebbero essere affidate ai conduttori dei terreni o riconvertite in ville da adibire ad attività ricettive

Gestione e amministrazione del patrimonio

  1. Da sostenere, incentivare e approfondire la progettualità del CdA di valorizzazione, nell'ambito dei beni paesaggistici e culturali rurali, dell'antico "Feudo di Belvedere", già riconosciuto come Paesaggio Storico Rurale, che ricopre la quasi totalità del patrimonio tra Apricena, San Nicandro, Poggio Imperiale e Lesina. E' necessario, in modo funzionale alle opportunità offerte dal PNRR e dalla programmazione comunitaria, predisporre ulteriori progettualità, anche frazionate per porzioni di patrimonio, da candidare nei prossimi bandi di valorizzazione, privilegiando il convenzionamento con tecnici esperti locali e non, anche al fine di meglio formare giovani professionisti sul territorio.
  2. Le circostanze più varie, a partire da quelle logistico-territoriali e sociali, impongono una maggiore presenza e visibilità dell'Ente, che materialmente passa attraverso lo spostamento degli uffici amministrativi (ufficio presidenza, segretariato sociale, segreteria generale, ragioneria) nel centro cittadino, semmai sfruttando una minima parte dei locali in via di recupero in corso Garibaldi e optando per un investimento su una migliore strutturazione telematica dei processi interni, al fine di favorire una puntuale comunicazione anche a distanza. A ciò, corrisponderà un diverso utilizzo della masseria S.Nazario, sulla quale si impongono investimenti con progettualità di tipo ricettivo, ivi incluso quello della masseria didattica , da collocare in un'ottica di sviluppo ecosostenibile dell'intera Posta S.Nazario, interconnettendola con la Parata Caldoli e il suo mulino e le sorgenti di acque termali, con l'obiettivo finale di progettare, attivare e sviluppare un "polo della salute", connesso ancora alle due attività dell'Ente: l' agricoltura e la zootecnia e le politiche sociali. La visione spesso rivangata del polo termale, attese le condizioni più che favorevoli del contesto, deve necessariamente incrociare uno studio e una pianificazione concreta, con il concorso di imprenditori del ramo termale.
  3. Riguardo ai terreni, è improcrastinabile una politica di maggior partecipazione alle conduzioni fittuarie: partire subito con una indagine della domanda imprenditoriale giovanile, provvedendo possibilmente ad una più estesa accessibilità dei lotti da affidare in fitto, per periodi congrui per le attività imprenditoriali, a piccoli e medi imprenditori, prioritariamente giovani, singoli o associati. La visione politica di tale distribuzione deve perseguire l'obiettivo di aumentare l'occupazione e favorir e una più diffusa imprenditorialità, specie giovanile e femminile, evitando che l'Ente favorisca solo i grandi imprenditori a scapito di quelli piccoli locali.
  4. Opportuno pensare ad una estensione temporale della durata delle concessioni e dei fitti in almeno5 anni, al fine di rendere quella continuità produttiva necessaria e funzionale ad un giusto ritorno economico del concessionario, specie in caso di colture di alta qualità, utile anche alla partecipazione ai bandi di Programmi Europei di sviluppo Rurale.
  5. Per la conduzione diretta, andranno implementate progressivamente le coltivazioni di varie specie intensive, che siano più remunerative, attuando anche coltivazioni sperimentali in collaborazione con l'Università di Foggia e i settori di ricerca anche di altri atenei italiani. Ciò sarà utile a far progredire l'Azienda e il territorio. Ancora, attraverso la collaborazione universitaria, risulterebbe più facile attuare ricerche di mercato per meglio collocare il prodotto. Sempre nell'ambito accademico, potrà essere più vantaggioso progettare impianti polifunzionali per lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti dell'azienda e del territorio. Infine, l'ASP andrà accreditata come ente di formazione, con la possibilità di attivare corsi professionali di formazione, utilizzando anche fondi regionali, a partire dai livelli di gestione d'impresa fino alla manodopera (potatori, trattoristi, ecC.).
  6. Le moderne sfide in tema di consumo energetico, impongono l'attivazione di procedure per favorireuna politica di risparmio energetico delle strutture dell'ASP. Opportuno valutare offerte e convenzioni con aziende private, in particolare sul fotovoltaico (coperture degli edifici non storici) e sui piccoli impianti di riscaldamento a biomasse, al fine di rendere produttivi gli scarti della potatura e della lavorazione degli uliveti non solo di proprietà ma dell'intero bacino territoriale. Il progetto che assegna circa 80 Ha di terreni a destinazione di impianto fotovoltaico per trent'anni, va radicalmente rivisto e riconsiderato, nell'ottica di non stravolgere la funzione agricola del patrimonio, almeno nel caso dei terreni coltivabili, in un contesto territoriale storico, già appesantito da violenze di vario genere.
  7. Si rende urgente la necessità di accesso ai lotti in affitto tramite 'ammodernamento della viabilità rurale e le opere primarie, inclusa la mitigazione del rischio idraulico negli appezzamenti, al fine di evitare perdite importanti a causa di piogge torrentizie da parte degli affittuari.
  8. Si dovrà considerare la possibilità di riorganizzare i lotti dei terreni concessi in fitto stagionale attualmente con superfici superiore ai 30-50 Ha, con lotti da 10-20 Ha, per dare la possibilità anche a piccole aziende di poter accedere ai bandi.
  9. La memoria del benefattore Vincenzo Zaccagnino va promossa con ciclicità periodica, anche con approfondimenti sulla sua figura, iniziative culturali, cura della sua immagine nel tempo e nella storia, ivi inclusa l'attenzione manutentiva e il massimo decoro al sacello che ne custodisce le spoglie.

 

Risorse umane e tecnostruttura

Nei tempi necessari ma favorendo la massima priorità di obiettivo, va svecchiata la gestioneaziendale in termini di organizzazione della tecnostruttura che, ancor oggi, presenta alcuni aspetti anacronistici, per quanto fisiologici, di contatto con i retaggi che rinvengono dalla vecchia gestione padronale.

  1. . Occorre affidare i due comparti di gestione a tecnici qualificati, capaci di conferire una visionegestionale ampia, moderna, dinamica e aperta agli stimoli culturali delle migliori esperienze in ambitoglobale, da individuare con procedure di massima trasparenza che privilegino il meriti
  2. L'assegnazione degli obiettivi e la valutazione delle risorse umane deve assumere criteri di sempre maggiore visibilità e trasparenza.
  3. La manodopera gestita direttamente dall'Azienda, deve necessariamente individuarsi tramite procedure trasparenti, che consentano la massima distribuzione della risposta alla domanda occupazionale attraverso logiche di inclusione e sostegno sociale, a partire possibilmente dalle esigenze del territorio sannicandrese e circostante.
  4. Necessaria anche la qualificazione della manodopera, attraverso la formazione, che consenta anche progresso curriculare degli interessati.
  5. I servizi di guardiania e pulizia devono assegnarsi attraverso procedure pubbliche a soggetti impresa qualificati, che privilegino l'occupazione di soggetti svantaggiati, possibilmente del territorio.
  6. La visibilità sociale e la trasparenza dell'Ente e della sua amministrazione passano attraverso la creazione di un ufficio stampa, organico alla tecnostruttura e in stretta collaborazione con il presidente e il CdA, che curi gli aspetti mediatici e traduca materialmente la puntuale osservanza dei principi di trasparenza, particolarmente attraverso gli strumenti telematici e in raccordo con la Direzione generale dell'Ente.
  7. Conferire continuità alla partecipazione alla Stazione Unica Appaltante presso la Provincia di Foggia o, in futuro, ad altre SUA/CUC che conservino valore in termini di trasparenza, legalità e abbattimento del rischio di infiltrazioni criminose
  8. L'ASP Zaccagnino ha il dovere morale di porre dei requisiti fermi e intransigenti ai fittuari, concessionari e partner in generale, con il fine di evitare qualsivoglia ruolo della criminalità organizzata e delle pratiche illegali, in particolare sul delicato tema del caporalato

 

Politiche sociali e Welfare

Le politiche sociali della ASP offrono attraverso l'erogazione dei buoni pasto/spesa e borse di studio, un minimo livello assistenziale rivolto ai minori svantaggiati e alle fasce deboli. L'impegno dell'Ente, tuttavia, oltre al livello assistenziale, deve consistere nel creare condizioni di vera inclusione sociale e di stabilità economica per questi soggetti. Già nel 2005 e nel periodo immediatamente successivo di trasformazione dell'Ente da IPAB in ASP, si era pensato ad un grande complesso sociale adibito ad attività ludico-ricreative, una sorta di grande "villaggio della salute" per i ragazzi diversamente abili e le loro famiglie, per favorirne le essenziali attività psico-fisiche, sfruttando il territorio circostante, incluso il Lago di Lesina e, naturalmente, le acque termali della sorgente Caldoli.

  1. Oggi, di quell'idea, l'unico contesto ad aver visto la luce è la Comunità Alloggio per Minori "donTonino Bello", avviata già da qualche anno e sulla quale occorre investire sempre più per portarla adeccellenza territoriale ed extraterritoriale: necessario, tuttavia, ripensarne la collocazione nel centrourbano, anche par favorire l'integrazione sociale dei minori. L'Ente, inoltre, anche in linea più generale e diffusa, ha il dovere di promuovere e favorire una politica occupazionale del personale impiegato che metta al centro il lavoratore e punti alla sua stabilità, tradotta in continuità occupazionale, stabilità economica o progressione laddove possibile e osservanza delle clausole contrattuali, evitando e scongiurando valorizzazioni dei ruoli apicali che siano a svantaggio del personale operativo di base.
  2. La progettualità del "Dopo di noi", antesignana rispetto anche ai recenti sviluppi legislativi in ambito regionale e nazionale, è una risorsa molto importante per il territorio: al progetto da poco cantierizzato, va conferita continuità e condotto ad ultimazione funzionale.
  3. Investire da subito in progettualità di agricoltura sociale, anche in campo zootecnico, con l'obiettivo di arrivare anche ad una produzione con marchio "Zaccagnino".
  4. La "povertà", che fa da fondamento al testamento di Zaccagnino, deve intendersi oggi anche come povertà culturale: la ASP deve, con la massima sollecitudine, attivarsi come ente formatore accreditato ed erogare corsi di formazione riconosciuti, anche, ma non solo, per le risorse da utilizzare.
  5. I piani di zona dei servizi sociali hanno accesso privilegiato a finanziamenti e risorse: è ormai opportuno che la ASP Zaccagnino aderisca al piano di zona di San Marco in Lamis, laddove ciò arrecherà valore aggiunto alle sue potenzialità e i costi generali non eccedano la quota annuale di compartecipazione dovuta dagli enti partecipanti.
  6. Le iniziative dell'Osservatorio sulle povertà educative ed alimentari minorili di San Nicandro Garganico e quelle di contrasto agli sprechi alimentari pongono la ASP nel giusto ruolo all'interno del tessuto sociale sannicandrese: vanno approfondite con i protocolli d'intesa tra i partner e messe nelle condizioni di raggiungere gli obiettivi
  7. L'accordo di partenariato siglato il 26/09/2016 con la Provincia di Foggia nell'ambito del Servizio Civile Nazionale, deve corrispondere con continuità all'attivazione di proggetti che consentano l'opportunità esperienziale ai giovani di un territorio del tutto carente, ormai da quasi un decennio, di tali progettualità.
  8. Anche alla compartecipazione della ASP alla quota dei buoni mensa scolastica per le famiglie indigenti e alle spese per i minori seguiti dalle Suore Riparatrici del Sacro Cuore, che rappresentano il primo istituto assistenziale all'epoca fortemente voluto dalla famiglia Zaccagnino, va conferita continuità.
  9. Nel ruolo sociale della ASP Zaccagnino, devono rientrare iniziative periodiche, in collaborazione soprattutto con gli enti scolastici, di formazione alla cultura della legalità, come principio fondante di una nuova società dei diritti e del progresso sociale e culturale di cui il nostro territorio ha urgente necessità.
  10. L'impegno sociale va rafforzato anche attraverso nuove attività di tipo sociale: sostegno ai minori e alla e famiglie disagiate anche attraverso la partecipazione allo sport, per esempio con il pagamento delle quote di iscrizione presso le associazioni sportive: fornitura di buoni per l'acquisto di materiale scolastico e libri di testo. Non di secondo piano, l'importanza di promuovere politiche di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica

Le precedenti linee di indirizzo, espressione del Consiglio comunale di San Nicandro Garganico, sintesi del dibattito politico territoriale, accompagnano il ruolo dei nuovi componenti del CdA designati dal Consiglio comunale e dal Sindaco di San Nicandro Garganico.

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