Plesso Matteotti, una voce fuori dal coro

"Il trasferimento sembra strumentale a non meglio individuati interessi"

Dopo la lettera ricevuta dai genitori degli alunni del Plesso Matteotti che lamentava del non rientro nell'edificio, riceviamo in redazione un'altra lettera da parte di un genitore contrario al rientro.

Il genitore, che vuol rimanere anonimo per evitare ripercussioni sul caso, attesta di «aver appreso la notizia ed esser rimasto stupito dal contenuto, non riscontrando alcun problema nella allocazione scolastica attualmente adottata».

«Pare invece che la lamentela portata, - prosegue nella sua lettera - oltre a riportare notizie non del tutto veritiere relativamente alla comune volontà di trasferire i propri figli nel plesso Matteotti – tra l’altro periferico e situato in zona urbanisticamente trafficata e con minimi servizi -, sembra strumentale a non meglio individuati interessi.

Un’analisi seria e veritiera vorrebbe il solo plesso di Piazza IV Novembre idoneo al servizio mensa, in quanto già dotato di cucine e servizi che andrebbero solo resi fruibili. Su questo problema insoluto e sconosciuto, come di altri scolastici, non pare vi sia indicazione nelle nota data alle stampe. Resta, quindi, incomprensibile il reale disaggio che i firmatari troverebbero nell’attuale soluzione scolastica, posto che tali locali sono stati da poco restaurati, con somma sofferenza di chi ha visto i propri piccoli essere trasferiti nel plesso stazione al fine di renderlo moderno ed efficiente, senza nemmeno esser stati avvisati per tempo. Sacrifici che oggi sono valsi a nulla.

Invero la rassegnata discriminazione tra plessi, - conclude il genitore - nulla dà e nulla aggiunge alla didattica scolastica, che in entrambe i casi verrebbe sempre prestata dai medesimi insegnanti. Tranne che non si voglia così arguire che una volta effettuato il cambio i docenti rendano di più».

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