Di Salvia scrive a Emiliano e chiede riconferma

'Sannicandresi popolo fiero, non nomini estranei'

Carissimo Presidente,

Venni chiamato a presiedere il Consiglio di Amministrazione di questa Asp nel Maggio del 2010. Questa Istituzione nasceva nel lontano 1944, per un gesto di generosità del Dott. Vincenzo Zaccagnino, il quale volle lasciare il suo immenso patrimonio ai bambini poveri della città di San Nicandro Garganico.

Fino al 2010, per oltre 65 anni, alla "tavola" riccamente imbandita della ex Fondazione Zaccagnino, hanno gozzovigliato amministratori disonesti, dirigenti voraci, avvocati avidi, agrari senza scrupoli. Ai bambini poveri neanche le briciole. Nei decenni prima del 2010, l'ex Fondazione, a fronte di un patrimonio cospicuo, si limitava a corrispondere poche decine di migliaia di euro ad un Istituto religioso, per il mantenimento in semiconvitto di alcuni minori poveri. Una specie di foglia di fico. Un comportamento semplicemente criminale.

Dal 2010, alla Zaccagnino, la musica è completamente cambiata. I risultati ottenuti sono semplicemente straordinari: è stata realizzata una modernissima struttura che ospita una Comunità Alloggio per Minori, intitolata a Don Tonino Bello, pienamente funzionante, in cui hanno trovato lavoro otto ragazze e ragazzi laureati; un'altra struttura, che ospiterà un Centro Diurno Integrato per la cura e l'assistenza degli ammalati di elzheimer, è in fase di realizzazione; ci siamo dotati di un progetto esecutivo per la realizzazione di una Residenza Sanitaria Assistita per disabili gravi, privi del supporto famigliare  (Dopo di Noi). Tale progetto è all'esame della Commissione Regionale per il finanziamento.

L'idea è quella di creare alle porte del Gargano un Polo Socio-Sanitario gestito direttamente dall'Asp. Insieme a questo fervore progettuale, l'Asp Zaccagnino ha condotto una lotta alla povertà che colpisce i bambini. Centinaia di migliaia di euro sono stati spesi per assegnare centinaia di buoni-spesa a famiglie povere con minori a carico, per assegnare 50 borse di studio a minori poveri, per pagare il ticket della mensa scolastica a 100 bambini appartenenti a famiglie in difficoltà economica, ecc. ecc. Basta un dato: nel 2010 la spesa per assistenza era di circa 50.000 euro, oggi l'Asp Zaccagnino spende per assistenza oltre 400.000 euro.

Tutto ciò è stato possibile per una politica di bilancio in cui, da una parte, sono stati cancellati sprechi e rendite di posizione e, dall'altra, sono state aumentate le entrate. In cinque anni, nessun componente del Consiglio di Amministrazione, a partire dal presidente, ha mai presentato all'Ufficio di Ragioneria la richiesta di pagamento di indennità di missione, o il rimborso di fatture relative a ristoranti, ecc. L'intero Consiglio, compreso il presidente, ha svolto il suo mandato senza percepire alcuna indennità di carica.

Ora, caro Presidente Emiliano, veniamo al dunque. Nei mesi scorsi ti inviai, unitamente ad una relazione finale dell'attività svolta, una nota, nella quale, fra l'altro, ti chiedevo di confermarmi nella guida di questa Asp. Quella richiesta te la feci con molta riluttanza. Mi spinse una motivazione semplice: cinque anni non sono stati sufficienti per portare a termine l'ambizioso programma e, quindi, per il bene dell'Asp Zaccagnino, sarebbe stato utile assicurare una continuità amministrativa. Quando dico che quella richiesta la feci con riluttanza, ti prego di credermi.

Purtroppo ho una formazione particolare, che mi deriva da una lunga militanza nel P.C.I.. I compiti che mi vengono affidati li svolgo con eccessiva passione: in questi cinque anni, la guida di questa Asp ha assorbito ogni spazio della mia vita. Una dedizione totale. Ho versato sudore e sangue. Prima di salutarti, vorrei trasmetterti una riflessione: la storia della Fondazione Zaccagnino si intreccia in maniera forte con la storia della mia città.

Il popolo di San Nicandro è un popolo fiero, con una storia politica e sociale molto importante: evita di nominare alla guida di questa Asp una persona estranea alla mia città. Una simile decisione sarebbe vissuta dai miei concittadini come una insopportabile umiliazione.

Nella mia città - ti assicuro - ci sono tante persone in grado di assolvere al compito di presidente dell'Asp con assoluta competenza.

Cordiali saluti.

Il Presidente 
Nicandro Di Salvia

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