Michele Pirro elogiato dal mensile "Due Ruote"

"Il pilota sempre pronto"

Il centauro di San Giovanni Rotondo, Michele Pirro, ha ricevuto ampio spazio da parte di Due Ruote, mensile di categoria affermato su tutto il territorio nazionale.

Il motivo principale è la disponibilità del pilota, collaudatore ufficiale Ducati, ad affrontare nuove sfide in campionati diversi. Leader del CIV SBK, in poche settimane è passato dall’Italiano alla MotoGP. E quando ormai pensava di farsi un weekend al mare, è stato catapultato in SBK. Tre moto, tre gomme diverse, sempre lo stesso obiettivo: dare il massimo per Ducati.

Riportiamo di seguito l'intervista effettuata da Due Ruote.

Venerdì sera quando me l’hanno detto non è che abbia dormito tanto… Avevo altri programmi, ero venuto a Misano per fare un giro e sabato mi sono ritrovato in pista per le prove del mondiale SBK. Non avevo ancora provato una SBK con le Pirelli. Nel CIV corro con Michelin, la MotoGP usa le Bridgestone, questa mi mancava. Ora posso dire di aver provato tre gomme e tre moto. Mi è spiaciuto molto per Scassa, ma per me alla fine è stata una bella opportunità, e ringrazio Ducati per avermela data”.

Com’è andata?
Bene! Sono stato veloce subito nelle prove (e due volte ottavo in gara, ndr), peccato un po' per la qualifica dove non ho sfruttato la gomma da tempo... forse non mi sono fidato e non conoscendo bene la moto e suoi limiti non mi andava di rovinare tutto. La mia priorità rimane la MotoGP e il lavoro di sviluppo per Ducati, fare delle cavolate non aveva senso”.

Ma come fai a passare da una moto all’altra e ad abituarti al volo?
Devi saperti adattare velocemente. Se non ti adatti in fretta anche nei test, puoi prendere delle strade sbagliate. In questo modo invece riesci a lavorare e a portare a un buon limite quello che devi provare. Per dirti sabato mattina dopo 15 giri ho tirato come Davies e Giugliano, poi è ovvio, per fare un ulteriore step serve la messa a punto e vanno limati i decimi. E non avendo mai provato la gomma da qualifica, ho faticato di più”.

CIV, MotoGP, collaudatore...
In Ducati hanno creduto in me affidandomi un ruolo fondamentale nello sviluppo della moto. Poi con l’arrivo di Gigi Dall’Igna, ho visto nascere una MotoGP molto competitiva: ora l'obiettivo rimane quello di vincere una gara e sono convinto che si può fare. Io in Ducati lavoro con gente di altissimo livello, sono cresciuto molto, sono contento!”.

Cosa significa da pilota, fare la vita del collaudatore?
Io resto sempre un pilota, faccio solo un lavoro leggermente diverso per arrivare all'obiettivo di vincere in MotoGP. A volte mi spiace non partecipare a tutti i gran premi ma ora il mio compito è fare il collaudatore e se ci saranno delle opportunità, come al Mugello o qui a Misano, l'importante è farsi trovare pronto. Mi piace quello che faccio, cerco di essere sempre al meglio, di allenarmi, di essere un professionista”.

Sei riuscito a farti un’idea della differenza fra gomme Michelin e Pirelli?
No, anche perché questa moto è completamente diversa da quella del CIV: là uso quasi una stock, nel una Mondiale SBK vera, non sarebbe corretto quindi dare dei giudizi.”.

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