Il pasticcio del fantasma idrico

Un qualche pasticcio ha provocato a San Nicandro l’allarme sulla mancanza d’acqua che avrebbe dovuto interessare, tra l’altro, molti comuni garganici il 19, 20 e 21 febbraio scorsi.

A seguito di un “Tavolo tecnico” che ha coinvolto la protezione civile locale con l’ausilio di personale della prefettura, il sindaco ha inteso adottare la chiusura delle scuole nei giorni, come da preavvertimento. Il cosiddetto “Allarme idrico” era stato dato fin dal 14 febbraio dall’AQP in concomitanza dei lavori occorrenti sulla tratta dell’acquedotto, nei pressi di Torremaggiore.

Ma già nella serata del 19 un aggiornamento dell’AQP sull’allarme aveva indotto il sindaco a far affiggere un manifesto nella giornata del 20 in cui si annunciava che non di totale mancanza d’acqua si sarebbe trattato ma di una riduzione del suo flusso nei quartieri alti del paese.

Intanto le famiglie sannicandresi avevano già predisposto il riempimento di recipienti mobili e vasche da bagno per il bisogno familiare contingente.

Qualche insegnante, fidando anche nella mezza giornata libera del 19, aveva programmato impegni fuori sede ed era partito. Ma, con sicuro disagio, è dovuto rientrare in tutta fretta.

Una ispezione dell’Asl di competenza verificava infatti la sola riduzione del flusso idrico nella rete e quindi confermava il rientro del cosiddetto allarme-idrico e l’AQP con un definitivo suo comunicato annunciava che l’intervento sulla rete era terminato già nella serata di giorno 20.

Perciò, con successiva ordinanza, questa volta di riapertura della scuola, nella tarda mattinata del 20 veniva predisposta la riapertura della scuola già dal successivo giorno 21.

Nelle scuole di San Nicandro, tutte provviste di sistemi di accumulo di acqua per i propri servizi igienici, la chiusura praticamente ha interessato tutto sommato, per intero, una sola giornata.

Per onor di cronaca, a San Severo le scuole sono rimaste in attività già da giorno 20, nonostante i rubinetti fossero rimasti effettivamente a secco. Un po’ di delusione tra studenti e scolari per l’inaspettato ritorno tra i banchi, nell’ultimo giorno di altrettanto inaspettata vacanza.

Qualcuno ha commentato: “Meglio aver ecceduto in prevenzione piuttosto che rischiare di rimanere sorpresi da effettiva mancanza d’acqua”. Quella accumulata nelle case sarà già stata utilizzata nei giorni successivi, sia pure con qualche piccolo disagio in più del solito e, del resto, proprio come si faceva una volta, ma con ben maggiore fatica.

È rimasto invece annullato il mercato del venerdì 21 che però si terrà nella giornata di venerdì, 28. Resta evidentemente confermato anche lo svolgimento del mercato per il venerdì 4 marzo, con appena una settimana di intervallo.

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