Natale di oggi, Natale di ieri

Oggi... Convulsi acquisti, inutili regali, lievitano i prezzi a Natale, divenuta evento commerciale la Nascita Spirituale.

In terre lontane si trascorre il Natale, distanti dai parenti serpenti, sotto il sole scottante..vacanze ideali...corpo nudo e lo sguardo...ricoperto da occhiali.

Un vero scompiglio per ogni padre di famiglia.

Perché non ritornare a far da sé biscotti di casa e tazza di caffè?

Sorrisi sinceri, una stretta di mano questi doni son veri per l'autentico Natale.

Ieri... Al tocco delle campane proveniente da chiesette lontane,

il pastorello, approfittando che le bestie erano ancora nelle stalle,  accorreva sotto le stelle con animo vacante di digiuno, alla Novena del Nascituro.

Anticipava l'arrivo della contadinella accompagnata da mamma e sorella;

sul pianerottolo della chiesa era l'emozionante attesa, per incrociare  lo sguardo scoperto in quanto tutto l'aspetto era fasciato di manti di lana confezionati con le sue mani.

L'apprendista si affidava alla Santa della vista affinchè il suo sguardo si accampasse nell' estraneo cuore per far nascere il germe dell'Amore.

La massaia preparava di notte i panzerotti che si  offrivano ai commensali, alla Vigilia di Natale; per l'occasione i piccini nascondevano sotto il piatto la poesia che, se recitata con maestria e senza errore, riceveva il biscotto e l'encomio della previsione: "Bravo! Non farai il pastore".

Anche l'anziano senza batter ciglio al piccolo rinnovava il consiglio:

"Questa notte avvisterai una stella, la stessa, sì sempre quella che accompagnò l'antico pastore nella grotta dove nacque il Signore.

Il suo alone di luce ti addita e par che dica:

"vai fanciullo anche tu a visitare il Bambino Gesù".

Lui è là in qualunque ospedale tra chi soffre e sente male, tra i senza casa e i disoccupati, nel terzo mondo e i menomati. Tra i vecchi soli negli ospizi, poveri, umili e senza vizi, a costoro porgi il saluto augurale,

Gesù sarà contento e Santo sarà il Natale.

Antonio Monte da Milano

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