Lidia e l’alleanza dei corpi

LIDIA E L'ALLEANZA DEI CORPI

Di emilio panizio

Dopo il funerale della cara mamma Concettina, siete tornati alla vostra vita di sempre. Avete però deciso di cambiare percorso per andare a Foggia e andare al casello di Poggio Imperiale fino al capoluogo via A14. Costa un po' di più ma tanto sia il pedaggio sia il carburante ve le scaricate dalle tasse. E questo grazie alla vostra collega Lea. I rapporti in ufficio sono ottimi e il lavoro procede. La vostra fidanzata ha trascorsa la notte della veglia funebre a casa dei vicini di spiaggia. Matt i nostri vicini sono due persone splendide. Mi fa piacere. Mi hanno accolta con ogni riguardo. Li devi conoscere. Non appena ci sarà l’occasione con piacere. Addirittura, Lidia ha insistito tanto perché dormissi con lei nel letto matrimoniale e ha chiesto al marito di spostarsi sul divano Ikea che hanno in salotto. Lidia mi ha raccontato della sua nuova vita in Puglia. Del suo passato a Gallarate.  Ha fatto tutto un discorso sulla solidarietà e sul mutuo soccorso. Sul fatto che dato che siamo isolati ci dobbiamo aiutare l’un l’altro per sconfiggere la solitudine. Poi ha detto che dobbiamo andare a Lesina a parlare con il sindaco perché ci deve mandare almeno una volta al mese un camper sanitario per le nostre esigenze di controllo della salute. Ma glielo hai detto che qua non siamo a Milano. Poi sai cosa mi ha detto? che vicino alla foce c’è un altro che ha deciso di vivere a Skiapparo tutto l’anno. Non lo sa il nome però dice che è uno che è vissuto tanto tempo in Australia e adesso si è traferito qua. Bene. Mi ha offerto un nocino buonissimo che mi ha detto che lo porta uno di San Marco in Lamis. Abbiamo parlato fino alle 4 di mattina. Alla fine, ha fatto tutto un discorso sul senso di appartenenza a una comunità e sull’ALLEANZA DEI CORPI. E poi ci siamo addormentate. Appost.

ladomenicadellavvocato n. 39

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