La SSN 81 - Sannicandro d’inverno

LA SPIAGGIA SENZA NOME  81

Sannicandro d’inverno

Io sono Lidia. La moglie di Renivaldo il rivoluzionario. Mi trovo qui a Skiapparo trascinata da mio marito a sua volta trasportato dal sogno. Insieme lottiamo per la liberazione di Skiapparo questa meravigliosa terra sospesa tra cielo e mare, anguille e cefali, a cui le amministrazioni locali, di San Nicandro Garganico e di Lesina in primis, e non parliamo della Regione Puglia e soprattutto dei vertici del Parco Nazionale del Gargano, non vogliono bene per niente e pensano soltanto a minacciare demolizioni su demolizioni. Ma noi, noi del COLISK (comitato per la liberazione di Skiapparo) non demordiamo. Noi ci crediamo. Perché l’amore vince su tutto. Certo non è stato facile. Lasciare le comodità del Nord. L’abbonamento al Teatro La Scala di Milano. Le lunghe passeggiate natalizie a fare shopping nella Galleria Vittorio Emanuele di Piazza Duomo. Le sfilate di Moda. La Milano da bere. Gucci. Armani. Non è stato facile lasciare tutto questo e ambientarmi qui a Skiapparo. Tra le popolazioni locali. I cani randagi e l’immondizia che da secoli. Non è stato facile accettare di dover pagare la tassa rifiuti senza aver un servizio di nettezza urbana. Pagare l’imu come seconda casa senza il servizio di acqua potabile né fogna né fibra ottica. Non è stato facile dover abituarsi ogni settimana di arrivare fino a Apricena o addirittura San Severo per fare la spesa. Agli inizi, almeno, anni fa, quando con Reni siamo sbarcati qua, di tanto in tanto passava qualche ambulante. Si riusciva a comprare un po' di verdure o di frutta. D’accordo erano abusivi, la merce non era controllata dai Nas come a Milano, ok, e non rilasciavano scontrino. E va beh. Ok. Ma era già qualcosa. Poi un giorno un fungaiolo balordo ha rifilato a Reni due kg di funghi, spacciandoli per una specie locale, e invece erano velenosi. Siamo stati entrambi seduti sul water per una settimana. Facevamo i turni. Abbiamo visto la morte in faccia. Adesso siamo più sereni. La mia amica del cuore NATINA è del posto. Conosce bene i fungaioli. Non corriamo più rischi. Non mi fa mancare il suo sostegno. Ci vogliamo bene. Anzi di più. Natina è una ragazza adorabile. Ultimamente ha attraversato un bruttissimo periodo a causa della rottura della relazione con il suo ex, l’avvocato di s Nicandro Matt Sabroso. Si era buttata nell’alcol a causa della forte depressione. Per fortuna un po' alla volta, facendo tante passeggiate e tanti discorsi in riva al mare, sono riuscita a convincerla ad abbandonare il D’arapri e adesso beve solo un bianco di San Paolo Civitate di cui non posso fare il nome per non fare pubblicità. Purtroppo, adesso le è capitata un’altra grana: il suo ex, che è proprietario del villino a Skiapparo, la vuole sfrattare e lei mi è caduta di nuovo in ansia. Le ho detto che, se va male male e la sfrattano, ho già parlato con Reni ed è d’accordo la possiamo ospitare a casa nostra.  Ho solo un rimpianto: mi manca tanto Maya, la sguattera del Guatemala, la nostra cara e giovane domestica atzeka che è rimasta a Milano. Fare le pulizie e cucinare in questi scenari meravigliosi è uno stress e un inutile perdita di tempo. Ma non dispero. Ho già parlato con Reni. E’ d’accordo, e forse ci raggiunge qui in puglia. La assumiamo volentieri, se vorrà. In più anche Natina è interessata. Chissà. Ah un’ultima cosa, adoro Sannicandro Garganico. Mi piace specialmente d’inverno con quelle strade vuote con i lampioni gialli, le case deserte e i cani randagi. Lo trovo molto suggestivo e affascinante. E poi A Sannicandro vado alle Bocce, il mio locale preferito. Love. Specialmente di notte, d’inverno. Love.

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